Sono sempre stata positiva, di questa positività però ne avrei fatto volentieri a meno. Ebbene sì, il virus tanto stronzetto, che ha ribaltato le nostre abitudini e le nostre vite, è arrivato nella mia famiglia. D’altronde a me le cose piace farle in grande, sono pure vaccinata (e lasciamo gentilmente perdere tutta la polemica vaccino sì o no) ma l’ho beccato ugualmente, anche se devo dire che credo che la punturina mi abbia protetta.
Il mio primogenito si è ammalato, gli altri componenti della famiglia si sono isolati, ma io no. Stava male e non l’ho mai mollato, come ogni mamma credo farebbe, e così pure io ho vinto il fantomatico coronavirus. Anche se tuttora non siamo guariti, mi ritengo fortunata a non averlo preso troppo violento, passerà come tutto. Devo ammettere che un peggior momento per la sottoscritta non poteva essere, sono a un passo dalla vetta delle mie fatiche di studio e adesso davvero non so come fare… ma come dico sempre, un problema alla volta.
Ho ricevuto molti messaggi via social di persone che come me si sono contagiate e le ho trovate molto impaurite. Mi sono arrivate messaggi con domande, richieste di rassicurazione o per per un confronto. Credo che la paura sia addirittura deleteria, davvero. Personalmente non ho mai avuto un solo secondo di paura fin dai primi sintomi. Penso che in una malattia in cui il primo step è “isolarsi”, non ricevere supporto fisico, occorra proprio l’atteggiamento di non pensare negativo e mantenersi tranquilli. Oltre a ciò è fondamentale iniziare a curarsi da subito e non certo dal risultato di un molecolare, che arriva dopo giorni. Ecco, per mia esperienza tutto questo mi sento di consigliarlo.
Sono situazioni in cui, come spesso accade nelle difficoltà, emergono le persone. Si vede proprio chiaramente quelle che tengono a noi, quelle che non lo dicono per sentirsi tranquille con la coscienza, ma lo sentono davvero. Ed io sono GRATA (sì, scritto fastidiosamente maiuscolo) per la rete affettiva che ho intorno, ben al di là della famiglia stretta. Il telefono che suona di continuo di persone pronte 24h su 24 a dare una mano, o portar la spesa, amici anche fuori città che vogliono partir dopo cena per venire a dar supporto, portare qualcosa di utile. Il campanello che suona ad ogni ora del giorno e leccornie e piccoli pensieri che vengono lasciati per farci sentire coccolati. E amici che vanno arginati per non metterli a rischio perché a loro del rischio interessa poco poiché armati di affetto vero, pazzi adorabili! Questa di sicuro è la prima cura, quella che conta, il cuore gonfio di sentimento che fa la differenza, chi vive nel suo angolo egoista e preoccupato del suo orticello non immagina quanto si perda della vita… altro che virus!
Diciamo che anche il cibo fa la sua parte e… maledizione!!! ‘Sto virus cattivello si porta via pure le papille gustative! Ma che si può fare ad una food blogger? Ma vincerò io caro il mio bacillo, sappilo.
Che ne dite di una ricetta per un primo godurioso che vi farà fare un figurone anche con invitati? Eccolo!!! Pici vongole e datterini gialli
(per 4 pp)
400 g di pici freschi (se non li trovate usate uno spaghetto grosso)
1 kg di vongole veraci
400 g circa di pomodori datterini gialli
1 spicchio di aglio
1 punta di peperoncino
1/2 cucchiaino di curry
un rametto di prezzemolo
pepe macinato fresco
sale
olio extravergine di oliva
Procedimento
Sciacquate bene le vongole. In una larga padella (bene anche la wok) farle aprire con due bicchieri di acqua. Appena aperte toglietele, passarle ancora sotto l’acqua per togliere residui di sabbia e tenete da parte. Ad una metà togliete il guscio e le altre lasciatele con il guscio. L’acqua di cottura filtratela con un panno pulito e tenetela, è importante.
Tagliate i datterini in 4 spicchi. Nella stessa padella delle vongole adesso mettete il peperoncino, il curry, lo spicchio di aglio, il rametto di prezzemolo e un giro di olio. Fate scaldare. Aggiungete i datterini, un cucchiaio di acqua delle vongole, coprite e fate cuocere 5 minuti, mescolando di tanto in tanto e semmai aggiungendo l’acqua delle vongole.
Nel mentre portate a bollore l’acqua della pasta e lessate i pici in acqua bollente e salata per 5 minuti, toglieteli duri, tenendo da parte qualche cucchiaio di acqua di cottura da aggiungere se servisse.
A questo punto buttate i pici nella padella aggiungendo tutta l’acqua di cottura delle vongole e dopo un minuto aggiungete anche le vongole. Terminate la cottura dei pici a fiamma vivace, semmai aggiungendo anche poca acqua di cottura della pasta se servisse. Valutate la sapidità. Terminate con una spolverata di pepe nero macinato e un giro di olio buono.
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