Quando ero piccola, per Pasqua, una mia vicina di casa di origini napoletane ci portava sempre in dono una crostata bizzarra. Con un ripieno morbido e profumato, i canditi e delle strane palline…..mia mamma diceva che era proprio buona, per me era troppo dolce e non la amavo particolarmente perché non mi piacevano i canditi. Però apprezzavo quel dono, tantissimo. Lo apprezzavo perché sapeva di genuinità e cose buone, sapeva di famiglia ed io ne avevo un gran bisogno, soprattutto quando io e mia mamma abbiamo passato dei momenti difficili e le persone del vicinato ci sono state “vicine” davvero.
Certi gesti sembrano banali ma restano addosso in un angolino del cuore, così ricordo perfettamente quando la signora che abitava di fronte alla nostra casa ci portava la sua zuppa di verdura fumante e buonissima, un’ altra vicina ci riempiva di verdure del suo orticello e talvolta la signora napoletana citata all’ inizio arrivava a tarda sera, suonava il campanello e ci portava due fette di pizza fumante e buonissima… e un anno abbiamo pure trascorso il pranzo di Pasqua insieme!!! Quando le persone ti sono accanto nei momenti in cui non c’è niente da festeggiare meritano sempre di essere ricordate con affetto. Non sempre la Pasqua è colorata e piena di fiori profumati…il mio augurio più grande di serenità è rivolto proprio a quelle persone che stanno affrontando un momento grigio, affinché con la speranza e l’ affetto possano ritrovare i colori!!!
Che è successo poi con quel tipico dolce napoletano??? E’ successo che il mio secondo pargolo ha compiuto un anno proprio il giorno di Pasqua, era il 12 aprile del 2009… ed io mi son detta, per il compleanno di Nicco voglio fare un dolce tipico, una pastiera napoletana decorata con ovetti colorati e coniglietti di pasta di zucchero!!!….. così la ricetta mi è stata passata da una napoletana doc ed è stato un successone!!! Tutti entusiasti ed io ho iniziato ad apprezzare questa torta sempre di più, probabilmente perché mi ricorda il “cuore”. Adesso non esiste Pasqua senza pastiera!!!
Ed ecco che con la mia pastiera vi auguro dei giorni sereni, pieni di bei sorrisi, di calore umano e perdetevi nella bellezza della primavera, che ci ricorda sempre che ogni inizio ed ogni fiore arriva da un momento grigio in cui era tutto secco.
Buona Pasqua <3
La mia Pastiera
(per una tortiera da 24 cm)
per la frolla:
farina 0 g 280
burro t.a. g 70
olio vegetale g 20
zucchero g 100
uova 2 tuorli
sale una presa
scorza di limone grattugiata
(eventualmente poca acqua tiepida se l’ impasto tende a non amalgamarsi)
per il ripieno:
ricotta di pecora g 350
grano cotto g 200
zucchero di canna g 50
zucchero semolato g 150
scorza di limone grattugiata
canditi misti: cedro, arancia e macedonia g 40 totali
latte g 50
burro g 15
uova medie intere 4
semini di mezza bacca di vaniglia
un cucchiaino scarso di cannella
aroma fiori di arancio q.b.
zucchero a velo per guarnire
Procedimento
Impastate la frolla e formate una palla compatta. Fate riposare mezz’ora in frigo.
Imburrate ed infarinate uno stampo da 24 cm di diametro.
Versate in una casseruola il grano cotto assieme al latte, il burro, la cannella e la scorza di limone, fate cuocere per 10 minuti circa.
A parte lavorate la ricotta a crema, unitevi lo zucchero, le uova, gli aromi, i canditi tritati finemente ed amalgamate bene.
Unite il grano al composto di ricotta, mescolate bene per incorporate bene tutti gli aromi.
Stendete la pasta frolla avendo cura di lasciare i bordi alti e di tenere una quantità di impasto per fare le strisce che dovranno rigorosamente essere sette!
Riempite la frolla con il composto di grano e ricotta e decorate con le strisce ottenute.
Infornate a forno caldo a 170° (io modalità ventilato!) per un’ ora e un quarto circa.
La frolla dovrà presentarsi dorata.
Lasciate raffreddare e spolverate di zucchero a velo.
La mia Pastiera napoletana del cuore
(per una tortiera da 24 cm)
per la frolla:
farina 0 g. 280
burro t.a. g. 70
olio vegetale g. 20
zucchero g. 100
uova 2 tuorli
sale una presa
scorza di limone grattugiata
(eventualmente poca acqua tiepida se l’ impasto tende a non amalgamarsi)
per il ripieno:
ricotta di pecora g. 350
grano cotto g. 200
zucchero di canna g. 50
zucchero semolato g. 150
scorza di limone grattugiata
canditi misti: cedro, arancia e macedonia g. 40 totali
latte g. 50
burro g. 15
uova medie intere 4
semini di mezza bacca di vaniglia
un cucchiaino scarso di cannella
aroma fiori di arancio (una fialetta oppure un cucchiaino)
zucchero a velo per guarnire
Impastare la frolla e farmare una palla compatta da far riposare mezz’ora in frigo.
Imburrare ed infarinare uno stampo da 24 cm di diametro.
Versare in una casseruola il grano cotto assieme al latte, il burro, la cannella e la scorza di limone, far cuocere per 10 minuti circa.
A parte lavorare la ricotta a crema, unirvi lo zucchero, le uova, gli aromi, i canditi tritati finemente ed amalgamare bene.
Unire il grano al composto di ricotta, mescolare bene per incorporare bene tutti gli aromi.
Stendere la pasta frolla avendo cura di lasciare i bordi alti e di tenere un bel po’ di impasto per fare le strisce che dovranno essere piuttosto fitte (io questa volta ho fatto i fiorentini 😉 ).
Riempire con il composto di grano e ricotta e decorare sopra con le strisce ottenute dalla frolla avanzata.
Infornare a forno caldo a 170° (io ventilato!) per un’ ora e un quarto circa.
La frolla dovrà presentarsi dorata.
Lasciare raffreddare e spolverare di zucchero a velo.
8 Comments
Mary Vischetti
26 Marzo 2016 at 8:49Vale, i cibi legati al nostro cuore e alle persone che lo occupano, sono sempre straordinari! Per fortuna ci sono tante belle persone nel mondo…La tua pastiera dev’essere fantastica e non potevi scegliere un dolce più simbolico per farci gli auguri! Un grande abbraccio Valentina e tanti auguri di Buona Pasqua anche da parte mia…pace, gioia e serenità a te e a chi ti è caro! Mary
ilpeperoncinoverde
26 Marzo 2016 at 19:40un abbraccio enorme anche a te! Passa giorni sereni 🙂
Claudia
26 Marzo 2016 at 9:14Lo sai che anni e anni fa non piaceva nemmeno a me? La consideravo davvero troppo dolce.. Poi quando l’ho fatta in casa un paio di anni fa.. bè.. ho cambiato gusti…l’adoro! Che bella la tua. Buona Pasqua con la tua famiglia.. in serenità! :-*
ilpeperoncinoverde
26 Marzo 2016 at 19:41auguri di buona Pasqua anche a te!!!
saltandoinpadella
31 Marzo 2016 at 10:56Deve essere bello avere dei vicini con cui poter creare una specie di famiglia allargata. Che carina la signora che vi portava sempre la pastiera. E mica diciamo poco….una vera pastiera fatta da una napoletana. chissà quanto doveva essere buona. L’ho preparata qualche volta ma credo che fatta da una vera napoletana sia tutta un’altra cosa
ilpeperoncinoverde
31 Marzo 2016 at 16:00ho imparato fin da piccolissima ad apprezzare i doni fatti con le proprie mani ed il proprio tempo. Ringrazio le mie origini semplici e genuine che me li fanno apprezzare ancora oggi…
Audrey
31 Marzo 2016 at 15:26Concordo con te, doni come questi sono doni genuini e che vengono dal cuore , per questo hanno tanto valore.
La pastiera non ma mangio da anni perchè, come te, non amo i canditi però devo comunque provare a rifarla 😉
un abbraccio e buon fine settimana
ilpeperoncinoverde
31 Marzo 2016 at 16:02conceditene una fetta (di una fatta bene!) e probabilmente, come me, la inizierai ad amare e la amerai per sempre 😉