Da molto tempo sognavo questo viaggio, il deserto mi ha sempre attirato molto e l’Africa è un continente che ho sempre voluto respirare. Ho organizzato questo viaggio pensando di partire da Marrakech e poi attraversare con un mezzo 4×4 tutto il sud fino ad arrivare ad Essaouira. Un viaggio di 8 giorni e quasi 1400 km, sicuramente un tour di quelli particolarmente “selvatici” come piace a me 😉
Alla scoperta di questa terra assieme a noi si sono uniti due cari amici , la condivisione di un’avventura simile può essere vincente soltanto se fatta con persone che concepiscono il viaggio nello stesso modo per goderne fino in fondo… e così è stato! Siamo davvero stati una bella truppa 🙂
Marrakech non può che stupire e avvolgere fin dal primo sguardo, i suoi colori che cangiano dall’ arancio all’ambra, le sue viuzze strettissime in cui sfrecciano i motorini, l’autenticità della medina (la città vecchia), il suo affascinante Palais de Bahia, le maioliche colorate, le moschee, i giardini Majorelle, il piccolo ma curatissimo museo berbero…e il suo meraviglioso souk, fatto di colori, odori e sguardi che penetrano sotto pelle !
E cosa dire della piazza più famosa: Piazza Djemaa el Fna ? Cuore pulsante di Marrakech, un vero e proprio teatro a cielo aperto dove si esibiscono cantastorie, donne che disegnano con l’henné, incantatori di serpenti, cartomanti, scimmie e artisti di strada e dove potete trovare infiniti bazar per acquistare di tutto. Questa piazza, insieme alla Medina, fa parte dei siti dichiarati patrimonio orale dell’ Umanità dall’Unesco ed è la più famosa di tutta l’Africa. Piazza Djemaa el Fna si trova all’interno delle mura della città vecchia, intorno ad essa si è sviluppata la Città vecchia di Marrakech, ed ha una forma che ricorda quella di una L, dopo il tramonto si anima e si riempie di fumo aromatico, dei suoni della musica marocchina e l’area si trasforma in uno dei più frequentati ristoranti all’aperto del mondo con varie bancarelle, noi l’abbiamo ammirata da una delle sue terrazze panoramiche perdendoci in quell’atmosfera magica!
Altra scoperta, la speziata cucina marocchina! Tripudio di cous cous e tajine…un pasto tipico inizia con una serie di insalate calde e fredde o olive condite buonissime, seguite da un tajine. Il pane (basso) è servito in cestini ad ogni pasto. Spesso, in un pasto formale, segue un piatto di agnello o pollo, a sua volta seguito da un cous cous sormontato da carne e verdure, alla fine poi immancabile un tè alla menta dolce e bollente che conclude il pasto. I marocchini di solito mangiano con le mani e usano il pane come un utensile, la convivialità attorno al tavolo è davvero qualcosa che scalda!
Youssef, la nostra guida in terra berbera, nonché amico, ci ha fatto un regalo bellissimo invitandoci a pranzo a casa sua a Pozzo Bianco (nome italiano) nei pressi di Merzouga; siamo stati travolti dalla gentilezza, ospitalità e sorrisi della sua bella famiglia ed abbiamo gustato il miglior cous cous del nostro viaggio! 😉
Scoprire il Marocco è anche rilassarsi nei suoi numerosi riad, alcuni anche con piscina (e l’acqua rinfrescante con certe temperature è davvero una manna dal cielo!); godersi il panorama di un viaggio on the road, fra villaggi berberi, quadri naturali fantastici e strade impervie e difficili… fortuna che il nostro amico Youssef e la sua spalla Hamid, che accompagnava in 4×4 i nostri amici, sono stati fantastici e ci hanno trasmesso tutto l’amore per la loro terra … godersi questo angolo di mondo con chi ci è cresciuto è senza dubbio l’ esperienza migliore <3
Abbiamo visitato tanti villaggi e tanti castelli berberi, la stupenda la Valle del Dades, siamo saliti a 2260 mt di altezza al Passo di Tizi n’ Tichka, e poi Ouarzarzate, Ksar di Ait Ben Haddou (dove sono stati girati numerosi film: Lawrence d’Arabia, Un tè nel deserto, Il Gladiatore, ma anche il castello dove è stato girato Il Paziente Inglese) le Gole del Todra, il villaggio di Khamlia con i suoi abitanti dell’Africa nera, i palmeti della verde Valle del Draa, la vivace cittadina di Rissani… quante meraviglie!!!
Questa terra fatta di persone sorridenti, con una dignità immensa e capaci di accoglierci con il poco che hanno ma con la loro autentica ospitalità e tanto cuore, quello che a volte manca nella frenesia delle nostre realtà agiate e sviluppate. Viaggiare serve a comprendere, a tollerare, a rinnovarsi…
E cosa poter dire del deserto??? Attraversare le dune del Sahara al tramonto a dorso di un dromedario, con un viaggio di un’ora e mezza per arrivare al nostro campo tendato, è stata una delle esperienze più belle della mia vita! Ho sognato tanto quelle dune, quella sabbia impalpabile, quel silenzio perfetto e quella notte coperta da un manto di stelle splendenti, davvero un luogo magico e suggestivo <3
“Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio” (Antoine De Saint-Exupéry)
L’ultimo giorno del nostro viaggio lo abbiamo trascorso nella bianca città di Essaouira (distante circa 170km da Marrakech in cui si incontrano le famose capre sugli alberi :-D); affacciata sull’Atlantico ci ha regalato una temperatura di 25 gradi a luglio con il suo porto con la sua aria satura di sale ed abitato da numerosi gabbiani. Questa città ci ha sorpreso con i suoi colori sgargianti, il suo stile hippy, le stoffe colorate esposte nei bazar della Medina, che è dal 2001 Patrimonio dell’Unesco. Essaouira è completamente diversa da Marrakech, contrariamente nella sua medina è quasi impossibile perdersi. Le strade sono ampie, sono quasi tutte ben indicate con il nome e ci sono punti di riferimento facilmente riconoscibili, si gira molto bene.
Ogni volta al ritorno da un viaggio mi sento grata e arricchita e vedo cambiati i miei ragazzi, cresciuti, diversi e più consapevoli. Toccare con mano, vedere con i propri occhi e vivere le emozioni di un altro pezzo di mondo sono cose per me irrinunciabili, anche quando il viaggio è impegnativo!
Questa terra mi ha emozionato tanto e regalato momenti magici che custodirò nel cuore gelosamente ma che ho voluto in parte condividere con voi attraverso queste righe per promuovere questo bellissimo Paese.
Sono stati 8 giorni intensi, un viaggio “molto viaggio” in cui ho scelto di stare davvero scollegata da tutto: telefonate annullate, pochissimi e selezionati messaggi, nessun telegiornale, nessun contatto social…mi sono solo goduta il viaggio e dedicata alla mia famiglia.
“Bisogna fermarsi per conoscersi, per essere sé stessi” (Tiziano Terzani)
Informazioni pratiche:
- il Marocco è un Paese stabile e tranquillo, si gira bene ma le distanze sono notevoli specialmente nel sud e le strade spesso sono belle toste, ragion per cui mi sono affidata ad Elisabetta e Youssef di Tour in Sahara che hanno saputo rendere speciale il tour che avevo in mente! Passione e professionalità, thanks!
- si trova un po’ ovunque una buona connessione wi-fi per cui ho contattato i familiari con WA e via internet. Se intendete telefonare vi consiglio di acquistare in loco una tessera telefonica marocchina, i costi altrimenti potrebbero essere elevati
- la moneta è il dirham, conviene cambiare direttamente in loco agli sportelli di cambio o prelevare dagli sportelli bancari (il cambio ad oggi è circa 1€ = 10,46 dirham). Spesso accettano anche gli euro, vi consiglio di portar con voi vari pezzi spiccioli da 1 euro che vi serviranno per la mancia.
- se viaggiate con un drone sappiate che dovrete dichiararlo in aeroporto. Per quanto riguarda le fotografie chiedete sempre il permesso prima di scattare poiché la maggioranza delle persone non ha piacere di essere fotografata.
- siete in un Paese musulmano seppur aperto ai turisti, cercate di essere rispettosi dei loro usi e costumi e, specialmente per le donne, copritevi adeguatamente!
- la cucina è ottima ma speziata, vi consiglio di mangiare solo cibi ben cotti e bere solo acqua imbottigliata (usata anche per lavarsi i denti, siamo in Africa e l’acqua potabile è un lusso!) per non incappare in batteri ed infezioni poco simpatiche poiché la nostra flora batterica non è abituata…
- non fatevi mai mancare l’acqua! Fate rifornimento, nel deserto non si improvvisa!!! E se andate nel periodo estivo integratela con dei sali e minerali che vi aiutino a tenere il passo con le alte temperature! Potete affrontare questo viaggio anche nel periodo estivo, considerate che nel deserto c’erano 48 gradi, però era un caldo secco e ventilato, senza umidità… ed al mattino ed alla sera si stava bene.
- portatevi dietro ogni medicinale possa esservi utile e considerate che spesso un medico o un ospedale distano ore di strada … non rischiate! Vi consiglio inoltre di stipulare una polizza sanitaria prima di partire; in caso di emergenza gli standard sanitari non sono certo come i nostri e in caso di necessità avrete una copertura adeguata.
Non esitate a visitare il Marocco, come diceva giornalmente il nostro amico Hamid: “Bella Italia ma anche Marocco Magico! Salam !!!”