Avete mai preparato la Corona di San Barolomeo???
Per chi non è di Pistoia questo nome risulterà bizzarro. Il 24 agosto si celebra la festa di San Bartolomeo, festa a cui sono molto legata (raramente ne ho saltato uno!!! Sono un po’ campanilista e molto legata alle usanze del territorio).
Le tradizioni sono sempre bellissime e la nostra città è l’unica in Toscana a venerare l’apostolo come protettore dei bambini. E’ la festa dei bambini per antonomasia e LA CORONA DI SAN BARTOLOMEO ne è il simbolo. Si tratta una collana fatta di biscotti rotondi (chiamati pippi) di simil frolla alternati da caramelle, cioccolatini e confetti (famosi i nostri pistoiesi fatti a ciambella 🙂 ) con tanto di medaglia! A dirla tutta si usa anche comprare i soli “pippi” della corona, perfetti per la colazione e la merenda di grandi e piccini.
La festa prevede che si portino i bimbi ad “ungersi”, è una benedizione speciale per chi è credente, una protezione per la salute e gli infortuni.“Per intercessione di San Bartolomeo apostolo e di Sant’Ubaldo vescovo, ti liberi il Signore da ogni male in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.” Con questa formula di accompagnamento al rito dell’unzione, ogni anno si rinnova alla chiesa di San Bartolomeo in Pantano. C’è un modo di dire pistoiese che fa comprendere quanto ancora sia viva questa tradizione, quando si vuole indicare un bambino un po’ troppo vivace e con le ginocchia sbucciate si usa dir lui “tu sei proprio un San Bartolomeo !” con il chiaro riferimento al santo apostolo e martire.
Peraltro San Bartolomeo in Pantano è una chiesa che fra le altre cose merita una visita, è davvero notevole e presenta i tipici caratteri romanici della nostra città. È stata così chiamata per il luogo paludoso fu eretta. La sua fondazione risale al periodo longobardo da parte dei monaci benedettini di San Colombano, ed è collocabile nel XIV secolo.
Tornando a questa bella festa si può dire che sia il paradiso dei bimbi (e dei golosi!), tutto intorno alla chiesa ci sono banchi di giochi e chicchi a volontà, chiaramente non mancano né le corone sopra citate né i famosi brigidini di Lamporecchio (altra leccornia del nostro territorio).
Detto ciò, vi pare possibile che io compri la corona ai miei piccirilli? No, non se ne parla proprio e poi è così divertente prepararla, agghindarla e cucirla!! Verrebbe quasi da indossarla! (ehm…sì, l’ho pure fatto :-D! Poi però me la sono mangiata…)
CORONA DI SAN BARTOLOMEO
(per una Corona da 8/10 pippi)
farina 00 gr. 220
burro t.a. gr. 90
scorza di limone grattugiata (sceglietene uno bio)
zucchero semolato gr. 110
tuorli n. 3 (piuttosto grandi!)
bicarbonato di sodio 1 cucchiaino
latte 1 cucchiaino
codette colorate, caramelle gelée e confettini per decorare!
Iniziare impastando la farina con il burro e la scorza di limone grattugiata. A parte sbattere in un piatto i tuorli ed aggiungerli al composto, nel piatto in cui abbiamo sbattuto i tuorli mettere il cucchiaino di latte che serve per spennellare i famosi “pippi”. Quindi aggiungere lo zucchero ed infine il bicarbonato, impastare bene e far riposare 30 minuti in frigorifero. A questo punto formare le palline ( i “pippi”!!!) e il medaglione per la nostra corona, spennellare con l’ uovo e decorare come si desidera. Cuocere a 160° per 25 minuti circa.
Una volta cotta e raffreddata cucirla con ago e spago dandole la forma di una collana, intervallando “i pippi” con caramelle e confetti, beh poi vi dispiacerà mangiarla ma vi consiglio di farlo, magari il giorno dopo tanto per godersela un po’…(inzuppata nel latte è buonissima!!)