DOLCI

CAKE BANANA E MIRTILLI


Ecco una ricettina moooooolto light… se siete a dieta è perfetta, non metterà a repentaglio la “prova costume” (cheppoi ci volete pensa’ ora ??? E’ un po’ tardi!!! 🙂 , è una ciambella con poche calorie ma buona specialmente per la prima colazione. Poi adesso è tempo di mirtilli, no??? L’abbinamento con le banane sta molto bene e di solito piace anche ai piu’ piccoli…fra l’altro la preparazione è piuttosto semplice per cui si puo’ anche coinvolgerli allegramente!

CAKE BANANA E MIRTILLI

farina 00 gr. 250
yogurt (meglio se ai mirtilli!) gr. 120
latte 1/2 bicchiere
uova 1
zucchero di canna( BIO ) gr. 70 + un po’ per guarnire
banana 1
mirtilli gr. 150
1 bustina di lievito per dolci

Setacciare la farina con il lievito, aggiungere lo yogurt, lo zucchero e l’ uovo sbattuto con il latte. Accendere il forno a 180°, a parte frullare la banana che dovra’ essere piuttosto matura, infine aggiungere al composto assieme ai mirtilli.
Mettere in uno stampo con buco precedentemene imburrato e cosparso di zucchero di canna, spolverare ulteriormente con lo zucchero di canna e infornare a forno caldo per circa 40 minuti (io ho usato uno stampo non molto grande…)…ed è fatta!

DOLCI

MARMELLATA DI SUSINE “STRA-BIO”



Ehhhhhh sì lo so, è tantissimo tempo che trascuro questo blog…impegni, lavoro,ecc… ma son tutte scuse, la vera ragione è la PIGRIZIA.Punto. Ve beh, non prometto neppure di sopperire con un sacco di post, tanto poi non lo faccio.
Quindi intanto metto questa marmellata di susine assolutamente BIO, ovvero raccolte da me nel bosco adiacente ad una casa in collina (Case Bruni – Sammommè) di Marco (ovvero il mi’ marito). Sono susine delizione, dolci e piene di succo, adoro la marmellata fatta con queste perché si adatta non solo alla prima colazione (tipo su un bel pan brioche home made!) ma è ottima anche come accompagnamento di formaggi, tipo il pecorino di Pienza, da provare assolutamente!!! 🙂
n.b. per la decorazione del vasetto di marmellata non posso che ringraziare Catalina che in una domenica bellissima trascorsa ad Arcigliano (che è il giorno che mi ha scattato anche la simpatica foto che vedete!) mi ha insegnato a creare i fiori…gracias! A proposito: da visitare assolutamente il suo blog e vedere il post “SABLE’ BRETON AL PISTACCHIO” qui: www.catascraft.com

MARMELLATA DI SUSINE

4 Kg di susine
2 kg di zucchero
1 “torsolo” di mela (son di Pistoia!)
1 spicchio di limone BIO
poca acqua
1/2 bicchierino di Cognac

Chiaramente la partenza è lavare le susine e denocciolarle, metterle in una pentola capiente con poca acqua, il “torsolo” (per la pectina!) e lo spicchio di limone.
Far bolire circa 40 minuti a fuoco dolce e con coperchio mescolando di tanto in tanto, quindi aggiungere lo zucchero e fare attenzione a mescolare frequentemente e a non alzare troppo la fiamma, far bollire per circa un’ oretta (molto dipende anche dalla consistenza della frutta!) e comunque per verificare se la marmellata è a puntino mettere un piattino pochi minuti in freezer, quindi toglierlo e metterci sopra mezzo cucchiaino di marmellata, se inclinandolo scenderà lentamente allora è fatta!!! Voilà!!!
Ed il Cognac????? Serve per passarlo nei vasetti prima di metterci la marmellata! ‘Na bontà, fidatevi.
P.S. Per conservare i vasetti metterli capovolti a testa in giù finché la marmellata non si è raffredata completamente (va messa nei vasetti bollente!).

DOLCI

CIAMBELLA CON LA PANNA

Tutte le mattine dovrebbero cominciare con una fetta di una ciambella come questa, di quelle dolci al punto giusto, golosa senza apparirlo, umida e che non “aggozza”… già abbiamo tutte giornate complicate, un inizio così non può che alleviare le nostre fatiche quotidiane.
 
Adoro questa ciambella perfetta, è soffice, delicata e profumata.
Ottima anche per una buona merenda!
Piace molto ai bimbi ma verrà sicuramente apprezzata anche dai colleghi in ufficio…fidatevi!!! Un altro pregio?? Si prepara in un lampo!!!
Direi che potrei avervi convinto 🙂

CIAMBELLA ALLA PANNA

(per uno stampo con il buco da 18 cm diametro)

farina 00 gr. 210

cacao amaro gr. 30

zucchero semolato gr. 210
uova nr. 2 grandi
Rum nr. 2 cucchiai (o grappa)
panna fresca ml 200
bicarbonato 1 punta
lievito per dolci 1/2 bustina

gocce di cioccolato fondente (da aggiungere all’impasto se siete golosi)

Mescolate bene le uova con lo zucchero finché per ottenere una consistenza spumosa, aggiungere la panna e il Rum (o grappa)  e mescolate bene. Aggiungete pian piano la farina, il bicarbonato ed il lievito setacciati. Lavorare bene. Dividete l’impasto a metà, nella parte chiaro aggiungete un generosa manciata di gocce di cioccolato fondente, nell’altra il cacao amaro setacciato con un cucchiaio di acqua tiepida.

Accendete il forno a 170°C (io modalità ventilato), imburrate ed infarinate lo stampo e  infornate a forno caldo per 30/40 minuti. Nonostante il rum vi garantisco che è ottima ancheper i bambini (e poi 2 cucchiai in cottura….???? Rimane giusto l’aroma….)

PRIMI PIATTI

PAPPARDELLE AL RAGU’ DI CINGHIALE

pappardelle-ragù-di-cinghiale

Giornata uggiosa, piovosa e fredda. Le giornate sono allungate ma è ancora inverno quindi ci puo’ pure stare un menu’ un po’ “pesantino”… oggi per la gioia dei miei uomini (son carnivori convinti!) menu’ a base di cinghiale (cacciato a Fossato… insomma delle nostre parti..) che, con qualche consiglio datomi dalla nonna Carla che è una cuoca eccezionale di cacciagione, è venuto spettacolare!!!
Le tagliatelle non le ho spianate io, ho ripiegato su un’ ottima e conosciuta marca italiana famosa anche per i tortellini…

Ricetta per preparare il cinghiale in umido (come da tradizione di famiglia)
La sera precedente mettere il cinghiale a pezzi grossi (e sgrassato) a marinare (ovvero in una capiente ciotola ricoperto dalla marinatura) con carota, sedano, cipolla, qualche bacca di ginepro, alloro e 2 chiodi di garofano quindi ricoprirlo con metà vino rosso e metà acqua, sale grosso e qualche chicco di pepe, lasciarlo tutta la notte in frigorifero.
Il giorno seguente toglierlo dalla marinatura, strizzarlo e farlo a pezzetti come fosse spezzatino. A parte fare un battutino con cipolla rossa, sedano e carota. Mettere il cinghiale a pezzi in un tegame capiente coperto e far bollire pochi minuti, quindi toglierlo e buttare via l’ acqua che ne è venuta; a questo punto nel tegame mettere il battutino con olio EVO e far colorire, quindi aggiungere il cinghiale con poca acqua e sale e far rosolare, aggiungere del buon vino rosso e alzare la fiamma per farlo evaporare. A questo punto mettere qualche bacca di ginepro e poco pepe in grani e aggiungere acqua calda e passata di pomodoro. Cuocere con coperchio a fiamma bassa per quasi due ore, eventualmente aggiungendovi dell’acqua calda, quindi alla fine aggiustare eventualmente olio EVO e sale.
Cuocere le tagliatelle (o pappardelle) al dente e saltarle con il sugo di cinghiale avendo cura di mettere anche qualche bel pezzetto di carne…viene tenero e saporito, piace anche ai bimbi!!!

EVENTI

BUON NATALE 2010




Questo Natale sono stata pigra, pigrissima… non ho avuto tempo per dedicarmi al blog, ma non ho rinunciato ai miei famosi regalini culinari “home made”, quindi biscotti, stuzzichini e soprattutto i ricciarelli (che vengono una meraviglia con la ricetta di Paoletta!!) non sono mancati. Devo ammettere che senza un motivo particolare mi è sembrato un Natale piu’ “grigio” del solito e questo mi dispiace un po’ perché solitamente amo molto questo periodo…comunque spero di rifarmi prossimamente!!! (vediamo se riesco a farcela!)……Ah, dimenticavo: TANTI TANTI AUGURI A TUTTI!…..

ANTIPASTI/ SECONDI PIATTI

LE POLPETTINE DELLA MAMMA


Questa è la ricetta delle polpette di mia mamma, lei non ama molto cucinare ma quando ne fa è davvero brava, le viene tutto buono… queste polpette le faccio spesso perché piacciono molto ai miei diavoletti che se le litigano (e a volte oltre a mangiarle se le tirano pure tra le mie urla isteriche!…)
Ecco qua la ricetta, tenete presente che sono ottime anche il giorno seguente, buonissime anche fatte saltare in padella con del pomodoro!!!

LE POLPETTINE

200/250 gr. macinato di vitello magro
100 gr. di mortadella con pistacchi
2 uova
3 patate lesse
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
prezzemolo
qlc foglia di maggiorana
1 spicchio piccolo di aglio
scorza di 1/2 limone grattugiata
poco latte
sale
pan grattugiato
olio EVO 4/5 cucchiai

Sbattere le uova con il sale e unirvi poco latte, unire il macinato e il Parmigiano grattugiato. A parte sminuzzare le patate, la mortadella, il prezzemolo, l’aglio, la maggiorana e la scorza di limone.
Unire i due composti, aggiustare il sale e formare delle piccole polpettine che poi verranno passate nel pan grattato. A questo punto le polpette vengono saltate in padella con l’olio caldo… vengono ancora piu’ saporite se preparate il giorno prima!

DOLCI

LA CORONA DI SAN BARTOLOMEO

Avete mai preparato la Corona di San Barolomeo???
Per chi non è di Pistoia questo nome risulterà bizzarro. Il 24 agosto si celebra la festa di San Bartolomeo, festa a cui sono molto legata (raramente ne ho saltato uno!!! Sono un po’ campanilista e molto legata alle usanze del territorio).

Le tradizioni sono sempre bellissime e la nostra città è l’unica in Toscana a venerare l’apostolo come protettore dei bambini. E’ la festa dei bambini per antonomasia e LA CORONA DI SAN BARTOLOMEO ne è il simbolo. Si tratta una collana fatta di biscotti rotondi (chiamati pippi) di simil frolla alternati da caramelle, cioccolatini e confetti (famosi i nostri pistoiesi fatti a ciambella 🙂 ) con tanto di medaglia!  A dirla tutta si usa anche comprare i soli “pippi” della corona, perfetti per la colazione e la merenda di grandi e piccini.

La festa prevede che si portino i bimbi ad “ungersi”, è una benedizione speciale per chi è credente, una protezione per la salute e gli infortuni.“Per intercessione di San Bartolomeo apostolo e di Sant’Ubaldo vescovo, ti liberi il Signore da ogni male in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.” Con questa formula di accompagnamento al rito dell’unzione, ogni anno si rinnova  alla chiesa di San Bartolomeo in Pantano. C’è un modo di dire pistoiese che fa comprendere quanto  ancora sia viva questa tradizione,  quando si vuole indicare un bambino un po’ troppo vivace e con le ginocchia sbucciate si usa dir lui “tu sei proprio un San Bartolomeo !” con il chiaro riferimento al santo apostolo e martire. 

Peraltro San Bartolomeo in Pantano è una chiesa che fra le altre cose merita una visita, è davvero notevole e presenta i tipici caratteri romanici della nostra città. È stata così chiamata per il luogo paludoso fu eretta. La sua fondazione risale al periodo longobardo da parte dei monaci benedettini di San Colombano, ed è collocabile nel XIV secolo. 

Tornando a questa bella festa si può dire che sia il paradiso dei bimbi (e dei golosi!), tutto intorno alla chiesa ci sono banchi di giochi e chicchi a volontà, chiaramente non mancano né le corone sopra citate né  i famosi brigidini di Lamporecchio (altra leccornia del nostro territorio).

Detto ciò, vi pare possibile che io compri la corona ai miei piccirilli? No, non se ne parla proprio e poi è così divertente prepararla, agghindarla e cucirla!! Verrebbe quasi da indossarla! (ehm…sì, l’ho pure fatto :-D! Poi però me la sono mangiata…)

 
 

CORONA DI SAN BARTOLOMEO

(per una Corona da 8/10 pippi)

farina 00 gr. 220
burro t.a. gr. 90
scorza di limone grattugiata (sceglietene uno bio)
zucchero semolato gr. 110
tuorli n. 3 (piuttosto grandi!)
bicarbonato di sodio 1 cucchiaino
latte 1 cucchiaino
codette colorate, caramelle gelée e confettini per decorare!

Iniziare impastando la farina con il burro e la scorza di limone grattugiata. A parte sbattere in un piatto i tuorli ed aggiungerli al composto, nel piatto in cui abbiamo sbattuto i tuorli mettere il cucchiaino di latte che serve per spennellare i famosi “pippi”. Quindi aggiungere lo zucchero ed infine il bicarbonato, impastare bene e far riposare 30 minuti in frigorifero. A questo punto formare le palline ( i “pippi”!!!) e il medaglione per la nostra corona, spennellare con l’ uovo e decorare come si desidera. Cuocere a 160° per 25 minuti circa.

Una volta cotta e raffreddata cucirla con ago e spago dandole la forma di una collana, intervallando “i pippi” con caramelle e confetti, beh poi vi dispiacerà mangiarla ma vi consiglio di farlo, magari il giorno dopo tanto per godersela un po’…(inzuppata nel latte è buonissima!!)

corona-di-san-bartolomeo

DOLCI

TORTINE DI RICOTTA E LIMONE

 

Potrebbero essere adatte ad un pic nic di Ferragosto… sì ma dove??? Qua diluvia e per domani è difficile sperare in una giornata asciutta, sembra ottobre. Un’ ottima giornata per accendere il forno e viziarsi con qualcosa di dolce…così magari si allieta anche un Ferragosto down. Queste tortine poi sono strepitose, morbide al punto giusto, non vi deluderanno ne sono certa, provatele e poi datemi notizie!!!

tortine-mandorla-e-limone2

Tortine alla Ricotta con Limone e Mandorle
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Prep Time
15 min
Cook Time
15 min
Total Time
30 min
Prep Time
15 min
Cook Time
15 min
Total Time
30 min
Ingredients
  1. (per circa 12 tortine)
  2. farina 0 gr. 180
  3. zucchero di canna gr. 120
  4. ricotta vaccina fresca gr. 120
  5. olio di mais g. 60
  6. acqua tiepida 2 cucchiai
  7. uova 1 grande
  8. limone 1
  9. estratto di mandorla amara qlc goccia
  10. bicarbonato un cucchiaino
  11. per la glassa e per guarnire
  12. zucchero a velo gr. 80
  13. succo di limone q.b.
  14. mandorle
Instructions
  1. Grattugiare la buccia di mezzo limone (solo la parte gialla!).
  2. Sbattere bene l'uovo con lo zucchero, aggiungere la ricotta, lavorare molto bene.
  3. Aggiungere l’ olio di mais, l’ acqua tiepida, la buccia grattugiata di un limone BIO e un po' di succo, qualche goccia di estratto di mandorla e infine l farina setacciata con il bicarbonato.
  4. Mescolare bene
  5. Mettere l'impasto in uno stampo da muffin imburrato e infarinato e infornare a 180° ventilato per 15 minuti.
  6. Fare raffreddare.
  7. Preparare quindi la glassa facendo cadere poco a poco il succo di limone sullo zucchero a velo, amalgamare fino ad ottenere una glassa “cremosa”.
  8. Ricoprire ogni muffin, aiutandosi con la spatola, con la glassa ottenuta in modo irregolare e guarnire con una mandorla.
Adapted from Il Peperoncino Verde
Adapted from Il Peperoncino Verde
Il peperoncino verde https://www.ilpeperoncinoverde.it/

 

DOLCI

MERINGHE MERINGHE MERINGHE…

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meringhe

E’ un sacco di tempo che non posto nulla… il tempo è tiranno, poi le ferie (Creta, Trentino…) poi il nuovo lavoro, già perché dopo ben 12 anni ho cambiato lavoro e sono pure contenta perché mi piace, i nuovi stimoli (seppur faticosi, tante cose da imparare!!!) sono sempre positivi!
Beh veniamo a noi, ho cucinato come sempre (beh forse un po’ meno…)e pian piano aggiornero’ il blog, insomma mi faro’ perdonare della mia assenza.
In realtà avevo intenzione anche di renderlo piu’ gradevole anche graficamente, ma poi ho deciso di lasciarlo semplice, basilare così com’è … una semplice raccolta di ricette familiari (eh magari qualche foto piu’ carina…vedremo…)
Allora oggi vi propongo le meringhe, ODIAVO le meringhe! Si’ prima di fare un corso
(grazie Ema!!!) che me le ha fatte scoprire davvero (quelle vere, non quelle di plastica!!!) e soprattutto le ha fatte scoprire ai miei “mostriciattoli”, in modo particolare a Niccolo’ che spesso a colazione e merenda chiede “le meinghe???!!!”…
passiamo quindi alla ricetta:

MERINGHE

100 gr di albumi “vecchi” (3/4 gg.)
150 gr. di zucchero semolato
1 cucchiaino di succo di limone
1 cucchiaino raso di amido di mais

 

Procedimento
Montare bene gli albumi con le fruste elettriche (una decina di minuti) poi aggiungere lo zucchero poco alla volta e continuare a montare.
Quindi aggiungere il succo di limone e l’ amido di mais.
Accendere il forno a 120° a metà alezza (beh questo almeno vale per il mio forno…)
mettere l’impasto delle meringhe in un sac a poche dando la forma che piu’ si desidera sulla placca da forno rivestita di carta da forno.
Cuocere a forno leggermente aperto per circa 1 ora e mezza.
Sono strepitose!!!

DOLCI

CROSTATA ALLA MARMELLATA DI KIWI


Questa crostata la adoro… un po’ perché tutta “home made” un po’ perché amo sentire il sapore del limone nei dolci e questa secondo me è strepitosa perché sia nella frolla che nella marmellata di kiwi si sente bene il limone … e poi lo stupendo contrasto fra la morbidezza della frolla e la croccantezza dei semini nella marmellata…insomma vi ho convinto???

CROSTATA ALLA MARMELLATA DI KIWI

FROLLA
farina 290 gr.
burro 140 gr.
1 limone BIO scorza grattugiata
sale 1 pizzico
uova 2 tuorli + 1 albume
zucchero 130 gr.

(MARMELLATA DI KIWI
(in commercio non so se si riesca a trovare ma fatta in casa è deliziosa, vi scrivo le dosi semmai ne aveste voglia…ne vengono 6/7 vasetti)

kiwi maturi Kg. 2
scorzette di limone BIO
zucchero semolato gr. 800 (a me piace sentire l’aspro della frutta…))

Preparare una frolla impastando gli ingredienti nell’ordine sopra descritto avendo cura di amalgamare prima la farina, il burro e il limone e poi il resto.
Formare una palla e lasciarla riposare almeno mezz’ora in frigorifero avvolta nella pellicola. Accendere poi il forno a 170 °C, Stendere la nostra frolla con il mattarello guarnirla con la nostra marmellata di kiwi e decorarla come si crede, infornare a forno caldo per circa 20/25 minuti a metà altezza.
Sentite che ottimo profumo???…una vera coccola.

SECONDI PIATTI

FARAONA IN PADELLA CON PATATE


Quello che vi propongo oggi è una specie di arrosto in padella, di sicuro successo anche con i piccoli che solitamente apprezzano più le carni bianche di quelle rosse…poi la faraona è più saporita del pollo e lasciatemelo dire “più genuina!”…
poi potrebbe essere anche un secondo piatto da proporre per un invito o il secondo per il pranzo di domenica, quello a cui possiamo dedicare un po’ più tempo

FARAONA IN PADELLA CON PATATE

1 faraona in parti ( vi prego compratela dal macellaio!!!…)
4/5 grosse patate bianche
rosmarino
aglio
erba cipollina
curry 1 pizzico
olio EVO
vino bianco secco
sale, pepe q.b. (regolarsi con il pepe per i bimbi!!!)

Passare i pezzi di faraona sotto l’acqua e metterli in padella con 1-2 spicchi di aglio, rosmarino tritato finemente, erba cipollina, sale e pepe. Farla rosolare bene, aggiungere il vino bianco farlo evaporare quindi coprire rimestando di tanto in tanto, nel frattempo sbucciare (o come si dice da noi “mondare”…) le patate e farle a pezzi. Togliere la faraona dalla padella e mettervi le patate aggiungendo anche un po’ di olio ed eventualmente sale. Portare a buon punto di cottura le patate quindi rimettere la faraona rimestando ed aggiungere il curry. Tutto dovrebbe cuocere in circa 1 ora a fuoco moderato/basso.
Et voilà il nostro pseudo arrosto è fatto!…

DOLCI

CHEESE CAKE AL CIOCCOLATO


San Valentino si avvicina, non sono una grande fan di questa ricorrenza che trovo faccia meglio all’economia che non alle coppie, ma via i toni polemici, non credete che sarebbe carino regalare o regalarsi una torta fatta a cuore con il cuore??? … potrebbe essere una buona idea no…???

CHEESE CAKE AL CIOCCOLATO

biscotti secchi gr. 125
burro gr. 60
uova nr. 3
zucchero gr. 120
ricotta di mucca gr. 200
formaggio tipo Philadelphia gr. 200
aroma vaniglia
lievito in polvere 1 cucchiaio scarso

per il decoro:
cioccolato fondente gr. 150
latte q.b.
pinoli

Sbriciolare i biscotti con il frullatore, far sciogliere il burro a bagnomaria ed unire i due ingredienti. Mettere il composto in forno caldo a 180° per pochi minuti dopo averlo steso in una tortiera rivestita di carta da forno. Sbattere le uova con lo zucchero ed aggiungere sempre mescolando la ricotta e il Philadelphia. Aggiungere al composto (deve essere omogeneo!!!) la vaniglia ed il lievito,a questo punto versare sulla base.
Far cuocere in forno a 170° per circa 35 minuti.
Aspettando che il dolce si raffreddi facciamo fondere a bagnomaria il cioccolato aggiungendo un po’ di latte, infine guarnire il dolce con il cioccolato fuso ed un po’ di pinoli…
e festeggerete S. Valentino alla grande!!!