DOLCI

Biscottini morbidi mandorle e agrumi di Knam

What  goes around comes around , è sempre stato uno dei miei motti. Tutto torna pian piano,  basta saper attendere con fiducia! E tornano anche gli appuntamenti più belli per una blogger… lo scorso WE sono stata a Milano per Identità Golose, iFood e Dissapore avevano un proprio corner all’ interno della manifestazione. Inutile che vi dica quanto mi piacciono questi eventi, incontrare alcune mie  amiche  (siamo dislocate in tutta la penisola, sono queste le occasioni che ci consentono di radunarci!) con cui condividiamo lavoro ed interessi, partecipare ai convegli e speech di grandissimi chef, degustare proposte e piatti sublimi ecc… come  non gioire quando la propria passione si può vivere appieno? <3

Un altro appuntamento che torna con la solita cadenza è quello dello #scambioricette, appuntamento che, come di consueto, ci permette di andare a sbirciare fra i fornelli di una amica blogger e riproporre poi una sua ricetta da noi rielaborata. Questa volta mi sono affacciata fra le “padelle” di Monica  e Nicolò (suo figlio con il quale condivide la passione per la cucina e le padelle) e mi sono imbattuta in questi biscottini alle mandorle -ingrediente che adoro- del maestro Knam  … una ricettina semplice ma di una vera bontà! La ricetta originale qui, io ho variato, anziché il limone ho messo la scorza grattugiata di arancia…

Biscotti morbidi alle mandorle di E. Knam

 

INGREDIENTI

(per 15 biscotti)

 

ISTRUZIONI

Frullare bene la farina di mandorle insieme allo zucchero di canna e la scorza grattugiata di arancia. Battere leggermente con la frusta l’ albume ed incorporarlo al prodotto delicatamente. Lavorare con un cucchiaio di legno, deve apparire un composto malleabile e liscio. Con l’ ausilio delle mani bagnate formare delle palline, e pizzicarle al centro, disporle sulla leccarda ricoperta di carta da forno e far riposare in luogo fresco per 5/6 ore. Infornare quindi a forno caldo a 180° (io ventilato) per 12 minuti circa (non devono apparire molto coloriti). Attendere il raffreddamento per spolverare con zucchero a velo e gustarli!

PRIMI PIATTI

Bicchierini di riso integrale con sedano, zenzero fresco e pomodori secchi

Nonostante le temperature ancora basse ed il tempo uggioso io inizio a sentire l’ arrivo della bella stagione, della primavera…già le giornate si sono allungate ed è sempre più piacevole stare all’ aria aperta nei giorni soleggiati ;-)… i prossimi mesi saranno davvero “densi” di impegni, di quelli che piacciono tanto a me! Ci vuole quindi la carica giusta, l’ energia data dal gusto e dalla leggerezza di mangiar bene…

A tal proposito vorrei parlarvi dell’ Evento Scavolini in collaborazione con iFood al quale parteciperò domenica 19 marzo presso lo store Scavolini di Siena (zona Toselli). Assieme a me a fare lo show cooking ci sarà la vivace e grintosissima amica blogger Alice !!! Io non sto già nella pelle (queste sono davvero le cose che amo fare 😉 ) e voi ci seguirete? Sarete pronti a cimentarvi in preparazioni culinarie al nostro fianco? Vi aspettiamo con tutto il nostro entusiasmo!

La ricetta che proporrò in tale occasione  si presta bene ad un aperitivo sfizioso in terrazza, a fare da antipasto in una serata fra amici, ad essere proposta all’ interno di un vasetto per essere consumata durante un picnic (vi ho mai detto che AMO i picnic? Al parco, al mare, in montagna, in città ……insomma tenetevi pronti! Presto arriverò con diverse ricettine in tema 😉 )

Bicchierini di riso integrale con sedano, zenzero e pomodori secchi

INGREDIENTI

(per 10 persone)

 

ISTRUZIONI

Lessare il riso in abbondante acqua salata come indicato sulla confezione.

A parte sminuzzare finemente la radice di zenzero fresco, tagliare a pezzettini sia il sedano che i pomodori secchi.

Una volta intiepidito il riso condirlo con olio, il succo di mezzo lime, lo zenzero, sedano e pomodori secchi. Macinarvi un po’ di pepe fresco. Mescolare molto bene affinchè risulti tutto ben condito.

Poco prima di servire nei bicchierini aggiungere i semi di chia ed il sesamo (aggiungerli alla fine affinché non perdano croccantezza).

Riempire i bicchierini e servire. E’ ottimo anche freddo e preparato con ore di anticipo!

 

DOLCI

“Crocifissi” o tagliatelle dolci fritte !

Siamo alla fine del Carnevale anche per quest’ anno!  Cosa amo di più del Carnevale? I dolci fritti (ciambelle, frittelle di riso, cenci e chi ne ha più ne metta…) e i colori, adoro i coriandoli…vorrei una vita piena zeppa di coriandoli, tutti quei piccoli pezzettini colorati di carta che volano qua e là mettono allegria, mettono positività.

I “crocifissi” sono una ricetta di famiglia. Li preparava immancabilmente per ogni occasione una cara zia paterna, zia Rina (adesso molto anziana), una donna forte, brava in cucina, sempre pronta a regalare una parola di conforto ed un sorriso e sempre presente (una perla rara della mia famiglia paterna). Ignoro l’ origine del nome ed il perché si chiamino proprio così, ma una cosa la so, ovvero che tutti quelli che li hanno assaggiati ne sono rimasti entusiasti! Di solito la domanda classica era “e quei dolcetti fritti al limone chi li ha fatti??? Sono buonissimi!…” e così mi sono fatta svelare la sua ricetta e voilà li ho preparati e divorati 😉

“Crocifissi” di zia Rina

INGREDIENTI

 

ISTRUZIONI

Su di una spianatoia mettere la farina, praticare un buco al centro e mettere le uova. Aggiungere il latte ed eventualmente un po’ di acqua tiepida. Impastare fino ad ottenere un panetto omogeneo e far riposare mezz’ora. Stendere a strisce sottili. Grattugiare la scorza di un limone e di una arancia. Cospargere bene sulle strisce ottenute, quindi buttare su ogni striscia una bella manciata di zucchero di canna e arrotolare in modo da compattare, quindi tagliare a piccoli pezzi (devono venire una sorta di tagliatelle attaccate). Mettere abbondante olio di arachide in un pentolino fondo e non troppo grande, friggerne un po’ alla volta (se si nota che tendono subito a prendere colore allontanare l’olio dalla fiamma per abbassare la temperatura!), quindi metterli su carta assorbente. Sono buonissimi anche il giorno successivo 

 

 

 

 

 

 

ANTIPASTI/ PRIMI PIATTI

Onigiri giapponesi

Molti di noi sono proprio così.  Semplici in apparenza, scontati che non lo sono affatto. Ciò che si vede in realtà non è…..a volte interiormente ci sono sorprese inaspettate e chissà che complicazioni e che caos! A volte questa discrepanza è un valore aggiunto, altre è sinonimo di persone che “sembrano ciò che non sono” ed è tutto tranne che piacevole scoprirlo. Una cosa è certa pressoché per tutti, ognuno culla dentro di sé qualche segreto,  qualche esperienza aggrovigliata che lo ha cambiato ed a fatto sì che divenisse ciò che è. Alla fine è sempre la stessa lezione di vita, o vinci o impari… e si va avanti ognuno con il suo bagaglio, a volte sventolato e palese, a volte nascosto nella parte più remota del nostro essere, anche per difesa! Io ad esempio sono falsamente estroversa, tendo invece a nascondermi molto con chi non apprezzo, l’ esperienza mi ha insegnato a non mostrare il mio arcobaleno interiore ai daltonici! 😀

 

Stop con i discorsi profondi e “filosofeggianti” , ma parliamo degli Onigiri giapponesi, semplici palline di riso cotto? Esteriormente di sicuro sì!…tutti li abbiamo notati soprattutto nei cartoni animati,  questa specie di tramezzini di riso mangiati a bocca larga con il riso che schizzava qua e là, tipici del pranzo al sacco giapponese: il “bento”. Onigiri significa “pallina di riso”, ne esistono molteplici varianti e possono essere imbottiti con vari ingredienti e sono perfetti per la stagione dei pic nic all’ aperto. Io inoltre ho preparato anche dei sushi per restare in tema ed avendo a disposizione alga e riso cotto 😉

Onigiri Giapponesi

(per 10 onigiri)

per gli onigiri

per il ripieno

 

ISTRUZIONI

Se non trovate il riso per sushi usate il riso originario (chicco bianco corto) Sciacquare con cura il riso con acqua fredda, scolarlo e porlo in una casseruola. Aggiungere l’acqua e lasciarlo in questo modo per una mezz’ora. Dopo averlo posto un coperchio ermetico sulla casseruola ponete ad ebollizione per 10 minuti: a questo punto il riso sfrigolerà. Allontanate la casseruola dal fuoco e lasciate riposare, con coperchio chiuso, per ulteriori 15 minuti. Mescolate delicatamente il riso con una spatola di legno inumidita, in modo di arearlo per asciugarlo. Nel frattempo mettere l’ aceto in un pentolino, scaldarlo senza portarlo ad ebollizione, aggiungere lo zucchero ed il sale, spegnere il fuoco e tenere da parte

Tagliare il salmone e condirlo con l’ erba cipollina sminuzzata. Il riso dovrebbe avere assorbito l’ acqua, condirlo con l’ emulsione di aceto. A questo punto assemblare gli onigiri con l’ ausilio delle mani inumidite con acqua salata. Prendere un pugnetto di riso, praticare un foro al centro e mettervi dentro il ripieno desiderato, coprire con altro riso e dare la tipica forma triangolare. Tagliare l’ alga nori in strisce di circa 2 cm di larghezza per 5 cm di lunghezza e disporre alla base dell’ onigiri in modo che sia agevole poi maneggiarlo. L’ alga si attaccherà perfettamente al riso umido. Se non consumati in giornata possono essere conservati in frigo per un giorno

 

 per l’ alga nori ho scelto l’ ottima qualità di quelle Nuova Terra ! 😉

DOLCI

Profiteroles

Giorni di musica…appena reduci da Sanremo 2017, negli ultimi anni ho sempre snobbato il Festival della canzone italiana,     quest’ anno ho avuto modo di seguirlo e mi tocca ammettere che mi è pure piaciuto, la conduzione, gli ospiti …anche le canzoni. Pure il podio dei vincitori, il primo ed il secondo posto li avevo anche indovinati dopo la prima serata 😉 ! La musica è sempre stata parte fondamentale della mia vita, un po’ perché ho sempre ballato e un po’ perché sono sempre stata drogata di musica, non riesco a farne a meno. Da ragazzina facevo i compiti con la musica, riuscivo anche a studiare con la musica in sottofondo! Poi in auto…anche adesso la prima cosa che faccio, ancor prima di allacciarmi la cintura, è accendere la radio! E pure mentre cucino o spolvero casa la musica non può certo mancare! Come tutti noi ho i miei cantanti del cuore: Jovanotti (7 concerti visti e tutti i suoi cd), Negrita, De Gregori, Guccini, De André, Ligabue, Mannoia… e poi i Guns ‘n Roses, gli U2, Coldplay, Dire Straits, Bruce Springsteen….non amo le canzonette melodiche o eccessivamente romantiche, ho bisogno di musica che batte, di testi che raccontino o di ritmi incalzanti. Quante volte una canzone ci riporta ad un momento preciso? Quante volte fa riemergere un ricordo ormai sepolto? A volte piacevole, altre meno….ma sicuramente accompagna gran parte della nostra vita! E per fortuna io e mio marito, che siamo così diversi in tutto, ci assomigliamo abbastanza per i gusti musicali, almeno anche nei viaggi non dobbiamo discutere sulla colonna sonora dei nostri spostamenti 😉

Tutto questo preambolo per raccontarvi di qualche giorno fa in cui mi sono cimentata in una preparazione culinaria impegnativa e mi sono ascoltata tutte le più belle canzoni dei Coldplay proprio mentre preparavo profiteroles au chocolat ,  il “premio pagella” richiesto dal mio pepato secondogenito e, poiché ogni promessa è un debito e non è ammissibile possa essere disattesa, ecco che mi sono messa all’ opera …et voilà! Golosità a gogo per merenda 😉

Anche i bignè li ho preparati io, detesto quelli comprati che mi sembra abbiano la consistenza del cartoncino…e poi volete mettere la soddisfazione di vedere quelle noci di palline che si gonfiano magicamente in cottura? La trovo un’ immagine così confortante…..e poi la pasta choux fa parte delle basi, no? Vi scrivo la mia ricetta, cimentatevi con fiducia!

Profiteroles

(8 pp.)

per i bigné

per la farcia

per la copertura

 

ISTRUZIONI

Preparare i bigné.

In una casseruola mettere latte, acqua, zucchero, burro e sale. Portare ad ebollizione . Togliere dal fuoco ed aggiungere in un colpo solo tutta la farina (precedentemente setacciata) e mescolare molto bene. Rimettere quindi sul fuoco e cuocere il “polentino” per un paio di minuti circa, finché non si senta attaccarsi dalle parti. Far intiepidire leggermente l’ impasto (io talvolta tolgo dal fuoco e metto la casseruola un paio di minuti immersa in acqua fredda) Intanto accendere il forno a 210°. Quindi aggiungere un uovo alla volta. Non inserire il secondo senza che sia stato assorbito bene il primo! All’ inizio sembrerà un impasto slegato, non preoccupatevi l’ uovo verrà incorporato. Dovrà mostrarsi un composto omogeneo e semi-lucido, la consistenza piuttosto solida (non deve staccarsi dal cucchiaio di legno!)…quindi con l’ aiuto di un sac à poche (oppure di due cucchiaini) formare delle noci distanziate su un foglio di silicone (o carta da forno, ma io preferisco il silicone per questa preparazione!). Infornare a forno caldo (io ventilato) per 10 min. a 210° quindi abbassare a 170° e proseguire la cottura (a me occorrono circa 22 min totali). Spegnere, aprire leggermente lo sportello del forno e far raffreddare i bignè al suo interno. Dopo 5/10 minuti bucate i bignè con la punta del sac à poche ma fateli raffreddare dentro il forno tiepido in modo che si asciughino bene internamente.

Preparare la farcia.

Sbattere i tuorli con lo zucchero, aggiungere la maizena e i semi di vaniglia. Aggiungere poco latte per amalgamare senza grumi, quindi versare il restante e porre tutto sul fuoco mescolando finché non sarà addensata. Spegnere il fuoco, immergere subito la pentola in acqua con ghiaccio, mettere una noce di burro nella crema, mescolare molto bene con una frusta e coprire con della pellicola direttamente a contatto con la superficie della crema in modo che non faccia la crosta. Aggiungere quindi la panna semi-montata ed amalgamare bene. Una volta raffreddati i bignè farcirli con la suddetta crema con l’ ausilio di un sac à poche.

Preparare la ganache

Portare ad ebollizione la panna, aggiungere il cioccolato fondente a pezzi e mescolare bene per uniformare. Fare intiepidire. Montare l’ albume a neve. In un pentolino far sciogliere l’ acqua con lo zucchero a velo (deve raggiungere 110°) e versare lo sciroppo a filo sull’ albume montato continuando a montare con le fruste elettriche. Quindi unire la meringa ottenuta alla ganache delicatamente e ricoprire tutti i bignè riempiti. Far riposare in frigo almeno 3 ore. Quindi decorare con ciuffi di panna montata ed una spolverata di cacao amaro.

DOLCI

Torta Ricciolina

Piove senza sosta da alcuni giorni, tutto è dannatamente grigio e umido, persone comprese. Non è un mistero che il clima influisca sugli stati d’ animo, no? … devo dire che anche per me è  faticoso mantenere saldo il mio “ottimismo” ultimamente. Non solo il tempo, ma problemi su problemi si accavallano…..un inizio anno che già sapevo essere tortuoso ma ulteriori ostacoli mi hanno messo alla prova. Per adesso ho vinto io. Ho sfoderato ancora il mio migliore sorriso e la mia caparbietà. Poi si vedrà…… intanto mi rifugio in cucina e mi stringo alle persone care. Ognuno si salva come può, anche questa dannata pioggia lascerà spazio ad un cielo terso,basta aspettare. Nel mentre una fetta di torta senza dubbio può aiutare…

E’ una torta tipica Toscana, la conoscete? Tipica del Monte Amiata, io la trovo deliziosa…sarà perché adoro mandorle e cioccolato!… ma è una torta che davvero riesce a conquistare il palato, secondo me porta il sole anche nel diluvio universale! 😀 

Torta Ricciolina

per la frolla

per il ripieno

per la copertura

Iniziare preparando la frolla

Preparare la pasta frolla (come preferite, impastando a mano o con la planetaria). Far riposare in frigorifero almeno mezz’ora. Stendere la pasta frolla in due dischi circolari, uno leggermente più grande (che sarà quello inferiore contenitivo), stenderla piuttosto sottile (3 mm). Porre il primo disco in una teglia imburrata ed infarinata.

Preparare il ripieno

Tritare grossolanamente il cioccolato, quindi aggiungere al burro fuso le mandorle, il tuorlo, il vinsanto, lo zuccheri ed infine il cioccolato, amalgamare bene tutti gli ingredienti, quindi mettere il ripieno sul primo disco. Chiudere con il secondo disco. Cuocere a fono caldo a 180° (io ventilato) per 20/25 minuti (dovrà essere leggermente dorata).

Preparare la copertura

Nel frattempo montare a neve l’ albume, aggiungere lo zucchero e continuare a montare per qualche minuto. Una volta tolta la torta dal forno ricoprirla con la meringa in modo irregolare, rimettere quindi la torta in forno per qualche minuto finché la meringa non sarà solidificata e leggermente dorata. Una volta sfornata sciogliere il cioccolato con un cucchiaio di latte e decorarla facendolo cadere sulla meringa in modo sparso, quindi spolverare con cacao amaro

 

 

ANTIPASTI/ PRIMI PIATTI

Cuore di Cous Cous piccante con porri e pomodorini secchi

Si avvicina San Valentino… e si parla di amore, l’ amore che è argomento complicato. Da sempre filosofi, intellettuali, poeti hanno provato a spiegarlo, a dargli un senso… ed anche noi nel nostro piccolo ci proviamo ogni giorno, che poi, ma quanti tipi di amore esistono? Un’ infinità! Il più immenso è quello per un figlio (o almeno così dovrebbe essere 😉 ), poi c’ è quello per il compagno/marito/fidanzato, quello per i genitori, per gli amici (compresi quelli a quattro zampe 🙂 )… insomma sono tutti rapporti di amore da curare e non trascurare. A volte, specialmente quello per l’ anima gemella, è davvero complicato  portarlo avanti, curarlo, alimentarlo… tenersi  stretti, nonostante le intemperie, gli errori ed il reciproco ego. E chi è che vince? Vince chi continua a camminare per mano e sorreggersi nonostante tutto, che impara a perdonarsi ed a perdonare continuando a guardare insieme il medesimo orizzonte Ma per arrivare a determinate consapevolezze emozionali occorre amare l’ unica persona che vivrà sempre al nostro fianco dal primo all’ ultimo respiro…NOI STESSI. Amarsi significa accettarsi, ascoltarsi, circondarsi di belle persone e MANGIAR BENE…..

Sono lieta di proporre una ricetta in tema San Valentino con dei prodotti eccellenti di qualità e biologici come quelli di Nuova Terra, una grande azienda che tutela dei luoghi di produzione e di tutta la filiera, massima qualità nutrizionale, sociale e ambientale di ogni prodotto: questi sono i valori che l’ accompagnano da oltre vent’anni! Lo ribadisco sempre, cerchiamo la qualità proprio in ragione dell’ amore per noi stessi,  e poi  #siamogolosiani  no? Provate il cous cous piccante….. è fantastico! E poi si presta benissimo per il menù della famigerata festa degli innamorati !!!

COUS COUS PICCANTE CON PORRI E POMODORI SECCHI

 

per guarnire

Far bollire 1 bicchiere e mezzo di acqua salata per ogni bicchiere di cous cous insieme ad un cucchiaio di olio extravergine. Una volta raggiunto il bollore buttare il cous cous, spegnere e coprire, lasciare riposare. Tagliare a rondelline il porro, metterlo in una padella assieme alla farina, la curcuma,il latte e lì olio, fare ammorbidire dolcemente e aggiustare il sale. Una volta che il cous cous sarà riposato (occorreranno 5/10 minuti) sgranare con una forchetta. Procedere all’ impiattamento, con una formina di alluminio dare la forma a cuore pressando leggermente il cous cous in modo che si compatti bene. Guarnire con i porri spadellati e sopra qualche pomodorino secco, una spolverata di paprika e una manciata di semi di chia.

 

PRIMI PIATTI

Orecchiette con cime di rapa

Non mi piacciono né le cose né le persone troppo elaborate, costruite, truccate.  Anche a tavola, trovo l’ eleganza nella semplicità…così come nei rapporti umani, ve li ricordate i rapporti umani? Quelli del <<sorriso>>, il campanello che suona, i due passi assieme, una chiecchierata, un caffé… e non quelli basati su messaggi WA, FB, vocal ecc….. e lo sguardo. Le persone ce l’ hanno lo sguardo sapete? Ma lo usano pochissimo per capire, per parlare, per osservare… tutti chini su quelli schermi dei cellulari, per strada, al bar…nei negozi… e ahimè perfino a cena con gli amici ! Tutti asociali socievoli, con migliaia di amici di tastiera. Sguardi e sorrisi non pervenuti, ormai ci si basa sulle emoticons…..! Vi ho messo tristezza? No, è purtroppo l’ odierna realtà, non è un giudizio. Io sono la prima ad essere caduta nella morsa dell’ era digitale, curo i social e non li demonizzo a priori perché ai “nuovi mezzi di comunicazione” devo anche dire qualche grazie, ho trovato grazie a questi tante stupende persone ed amicizie, e sono essenziali anche per la mia attività di blogger. Ma bisognerebbe riappropiarsi dei contatti “umani” così belli, così “insostituibili”!….bisogna tenersi strette le persone “vere” , quelle che, quando siamo insieme, ci fanno dimenticare lo smartphone in borsa!

Questa ricetta è un “classico” della storia culinaria italiana, una ricetta pugliese che grazie alla globalizzazione in cucina è diventata patrimonio nazionale. Quando sono andata nella splendida Puglia mi incantavo a vedere le donne sulle porte che preparavano la pasta fresca, cavatelli…orecchiette… con quella maestria e velocità che incantano, che vorresti fotografare per tenere a mente che anche questa è una forma di arte che andrebbe tramandata e custodita…

Mi sono spesso cimentata nella preparazione delle orecchiette fatte in casa, mi piace mettere le mani in pasta, il risultato poi è ben diverso rispetto a mangiare quelle che si trovano nella grande distribuzione! Vi scrivo la mia versione di questo piatto tradizionale e buonissimo, vi assicuro che è fantastico nella sua semplicità!

ORECCHIETTE CON CIME DI RAPA

per le orecchiette

per il condimento

 

ISTRUZIONI

Iniziate preparando le orecchiette. Versare sulla spianatoia la semola “a fontana”, unire l’acqua tiepida ed il sale (poco), iniziare ad impastare, lavorare la pasta per circa dieci minuti, dovrà essere un impasto sodo e liscio. 3. Coprire la vostra pasta con un panno umido e farla riposare una mezz’ora. 4. Prendere un pezzo di pasta, trasformarlo in un cilindro spesso circa un centimetro. A questo punto, staccarne dei pezzi di circa un centimetro. 5. Aiutarsi quindi con la punta di un coltello arrotondata, trascinandoli in modo tale da realizzare una sorta di conchiglia, da rigirare con il dito pollice, in modo da ottenere la vostra orecchietta. 6. Proseguire sempre in questo modo, appoggiando le orecchiette preparate sulla spianatoia. 7. Potete prepararle in anticipo e farle riposare una notte intera, ma anche farle poco prima di cuocerle (come spesso faccio io).

Preparare quindi il condimento 1. Lavare bene le cime di rapa selezionando le foglie più belle e vigorose, con colore verde vivo (meglio acquistarle non fiorite!). 2. Riempire quindi una pentola ampia con acqua (capiente in modo che sia in grado di contenere anche la pasta) portate a bollore l’acqua , aggiungerci il sale grosso e mettetervi dentro le orecchiette e le cime di rapa assieme. 3. Intanto in una padella capiente mettere un giro di olio, lo spicchio di aglio e le acciughe pulite: fate soffriggere dolcemente fino a quando le acciughe non risulteranno sciolte, aggiungere quindi il peperoncino. 4. Quando le orecchiette risulteranno cotte (devono rimanere al dente!), prendere una schiumarola e trasferire sia le orecchiette e le cime di rapa nella padella e saltare gli ingredienti insieme a fuoco vivace per alcuni minuti, in modo che la pasta si insaporisca ben bene. Servire con una spolverata di pepe fresco macinato.

 

DOLCI

Biscotti al Vinsanto

In inverno una delle cose che amo più fare in cucina sono i biscotti, credo sia davvero la terapia che mi dà più conforto in assoluto. Certe domeniche specialmente mi trasformo in una “biscottatrice seriale” e sforno biscotti come se non ci fosse un domani :-D…

Questi biscotti li faccio da moltissimo tempo, mio marito e mia mamma li adorano (i mi’ figlioli no, “uvetta” è tutto ciò che non vogliono vedere ahimè !)… eppure anche questi rientrano fra quelle ricette semplici e veloci che mi riproponevo da anni di scrivere in un post ma soltanto adesso mi sono imposta di farlo, perché? Perché li proporrò come ricetta in un MIO showcooking proprio domani ! Dove??? Al Sigep a Rimini dove insieme ad altre amiche blogger di iFood affiancheremo Molino Quaglia ! Chiedetemi se sono felice??? 😀 😀 😀 

Dunque ne approfitto per lasciarvi questa ricetta semplice, veloce e che accontenta anche gli amici vegani! Che aspettate a provarla?

BISCOTTI AL VINSANTO

 
 
ISTRUZIONI
 Mettere in ammollo l’ uvetta per una mezz’ora. In una ciotola setacciare la farina, unire lo zucchero e fare un buco al centro. In un boccale mescolare vinsanto ed olio quindi unirlo alla farina e zucchero. Metterci quindi l’ uvetta strizzata ed i pinoli. Impastare molto bene. Accendere il forno a 180°. Con le mani bagnate formare delle palline della grandezza di una piccola noce, schiacciarle leggermente e disporle sulla leccarda ricoperta di carta forno. Cuocere a forno caldo e ventilato per 15/18 minuti (il tempo di cottura varia dal forno, i biscotti devono uscire dorati).

 

DOLCI

Muffin al doppio cioccolato senza burro

ci risiamo con #scambiamociunaricetta, riparte l’ anno e ripartono gli appuntamenti consueti, quelli carini … come quello che abbiamo noi “Bloggalline” di andare a pescare una ricetta nella cucina di un/una blogger per riproporla! Questa volta ho sbirciato nel blog davvero molto carino di Valentina Marangoni e curiosando mi sono imbattuta in una ricettina che anche io ho fatto spesso, ma che non ho mai condiviso qua sul mio blog, non so perché… a volte mi capita… faccio migliaia di tipologie di dolcetti e biscotti che vorrei postare e poi puff …mi passa ! E mi succede sempre con le ricette che faccio più spesso, proprio in ragione del fatto che “le foto le faccio la prossima volta, tanto li rifaccio presto…!” 😉

Ma stavolta ho preso al volo l’ occasione di proporre la versione dei muffin al doppio cioccolato preparati dalla brava Valentina (perdonami, ho fatto qualche piccola variazione 😉 ) et voilà! Beccatevi ‘sta ricettina perfetta per la colazione invernale! Ed è pure senza burro!!! Quindi senza troppi sensi di colpa 😉  (sempre che poi non li “vestiate” con una colata di panna montata come la sottoscritta 😀 !!!)

Muffin al doppio cioccolato senza burro

(per 8/10 muffin)

Ingredienti solidi

  1. farina tipo 1 g. 250
  2. zucchero di canna g. 100
  3. cacao amaro g. 30
  4. bicarbonato 1 cucchiaino
  5. gocce di cioccolato fondente g. 60

Ingredienti liquidi

  1. latte parzialmente scremato g. 250
  2. olio di mais g. 80
  3. uova 1
  4. aroma vaniglia

Guarnizione

  1. panna fresca
  2. cacao in polvere

Procedimento

Mescolare gli ingredienti secchi e liquidi in due ciotole separate.

Amalgamare molto bene.

Versare gli ingredienti liquidi negli ingredienti solidi e mescolare velocemente con una forchetta.

Versare quindi l’ impasto nei pirottini da muffin.

Infornare a forno caldo a 190° per 15/16 minuti, verificare con la prova stecchino, comunque non dovranno essere troppo secchi.

Per renderli ancora più golosi li ho guarniti con panna fresca montata e cacao in polvere.

 

EVENTI

Giveway … #nutriiltuocuore

Da tempo volevo farlo ma il tempo non sempre è dalla mia parte. Adesso però mi sento in qualche modo di “celebrare” quanto abbia nutrito il mio cuore la passione per la cucina e quanto sia diventato prezioso questo mio angolo di condivisione…il mio blog!

Quindi…. cosa meglio di un giveway? Vi va di giocare con me?

Io apprezzo molto chi sa volersi bene davvero, chi sa nutrire il proprio cuore di positività e bellezza…cosa non facile ma essenziale per poter amare anche gli altri. Fra non molto arriverà la festa di San Valentino, che piaccia o meno è da sempre la festa degli “innamorati” e allora mi son detta che l’ importante sarebbe proprio AMARSI di più (siamo noi l’ unica persona con cui fare i conti tutta la vita!), nutrire il proprio cuore non soltanto con del buon cibo, ma con delle parole che ci rispecchino, che siano nostre o rubate dal nostro libro preferito poco importa, sarebbe comunque bello trovare ogni giorno accanto al nostro piatto una frase adatta per poter “digerire” la nostra giornata e magari darci quella carezza in più che non guasterebbe… ed è così nata l’ idea di questo giveway <3 !

Partecipare  è facilissimo…potete partecipare su FB e/o Instagram !

PER CHI PARTECIPA SU FACEBOOK:

  1. seguite la mia  pagina  FB ed invitate due amici a partecipare
  2. mettete like alla foto che sponsorizza il giveway, commentate sotto con la scritta PARTECIPO (sarebbe carino se scriveste una vostra frase del cuore…), vi verrà assegnato un numero

PER CHI PARTECIPA SU  INSTAGRAM :

  1. mettete like alla foto  che sponsorizza il giveway
  2. seguite il mio profilo Instagram
  3. fotografate una frase scritta da voi ambientata su una tavola apparecchiata – IMPORTANTE,  usate gli hashtag #nutriiltuocuore #ilpeperoncinoverde  per poter essere rintracciati (ad ognuno di voi verrà assegnato un numero)

Avrete tempo fino a domenica 12/2/2017. Il  vincitore verrà proclamato con  estrazione con metodo random il 14/2/2017           (S. Valentino)! e si aggiudicherà un taccuino per i suoi appunti del cuore, una tovaglietta,  delle stecche di cioccolato da degustare ed un’altra piccola sorpresa!… ! <3

 

(n.b. questo giveway purtroppo è aperto solo agli amici italiani per motivi organizzativi di spedizionequesto giveway non è sponsorizzato, amministrato o associato ad Instagram/Facebook)

PRIMI PIATTI/ SECONDI PIATTI

Ramen giapponese

Via con le nuove ricette per il 2017!… l’ oroscopo sostiene che sarà un anno creativo e costruttivo per  i nati sotto il segno dei Gemelli… vedremo cosa accadrà percorrendolo…, l’ astrologia in realtà non ha mai condizionato le mie scelte della vita :-D, tuttavia la creatività, la curiosità e la scoperta di nuovi sapori  fanno parte sicuramente del mio DNA e sono sempre molto affascinata dalla cultura gastronomica degli altri Paesi. 

Da tempo ero incuriosita dal Ramen, una zuppa sostanziosa e saporita del Paese del Sol Levante…l’ ho assaggiata, mi è piaciuta un sacco ed ho deciso di riproporla in una versione homemade che, non sarà fedelissima alla tradizionale, ma vi assicuro che il sapore non lo direbbe affatto! La preparazione non è complicata ma non è una pietanza che si cucina velocemente, quindi armatevi di tempo e pazienza, ingredienti che spesso premiano in cucina!

RAMEN GIAPPONESE

per il brodo:
per i noodles e la carne:
 
 
ISTRUZIONI
 Si parte preparando il brodo, vi consiglio di farlo la sera precedente. In una pentola dai bordi alti mettere le carni e le verdure tagliate grossolanamente, aggiungere l’ acqua fredda e portare ad ebollizione a fuoco vivace, quindi abbassate la fiamma e lasciate bollire dolcemente per circa un’ ora e mezza, il brodo dovrà dimezzare. Aggiungere quindi la salsa di soia, il concentrato di pomodoro, spezie, il sale e lo zucchero di canna. Un buon ramen esige un brodo saporito!
La mattina successiva assodare le uova, dal bollore considerate 5 minuti, quindi immergerle in acqua fredda e una volta raffreddate sgusciarle. A parte preparate la salsa, in una padellina mescolare due cucchiai di salsa di soia con con lo zucchero di canna, sarà pronta non appena sarà sciolto lo zucchero. Mettere le uova in un contenitore con la salsa ottenuta e lasciare riposare. 
In un tegamino rosolare il pesce di maiale in un filo di olio di girasole, aglio, sale e pepe nero e sfumarlo con il sake, rosolarlo per pochi minuti per lato. Trasferirlo quindi in forno caldo a 110° per un’ora e mezza (verificate comunque la cottura della carne, il maiale deve risultare morbido ma ben cotto). Prendere il brodo filtrarlo (con la carne e le verdure cotte nel brodo ho preparato delle ottime polpette antispreco ? ), metterlo nuovamente sul fuoco aggiungendo le foglie degli spinaci ed i germogli di soia e aggiungere un altro cucchiaio di salsa di soia (attenzione ai tempi, gli spinaci e i germogli necessitano di una cottura veloce!) Tagliate la carne di maiale a fette e le uova sode tenute da parte (ho considerato un uovo piccolo diviso a metà per commensale).
Cuocere i noodles in abbondante acqua salata, dovrebbero essere necessari 3 minuti circa, non cuoceteli oltre! Scolateli e buttateli nel brodo caldo e spegnete. Servite il ramen in una ciotola adatta, capiente, mettete sopra al brodo ed ai noodles le fettine di carne e le uova sode e….divertitevi con le bacchette! ?