TRAVEL

Pistoia da scoprire! (Capitale della Cultura 2017)

Questo post era “in canna da molto”… ma quando si scrive di qualcosa a noi particolarmente caro si tende a prendere tempo, non si vuole certo sbagliare! Così  ho atteso a lungo di avere gli scatti giusti per poter raccontare la mia amata città, vivendola nel quotidiano ho sempre pensato “domani faccio due foto carine e poi scrivo un po’…” ma quel domani è sempre slittato più avanti. Adesso eccomi, adesso che siamo in zona ferie,  perché non parlare della mia Pistoia che potrebbe essere una meta carina per una gita fuori porta o weekend nella magica Toscana ?

(il  Giardino Volante di Pistoia, un bellissimo parco pubblico accessibile nel cuore della città )

Pistoia è un piccolo gioello ed è stata eletta Capitale italiana della cultura per il 2017, fondata in epoca romana ha  raggiunto il maggior sviluppo economico e demografico attorno all’ anno 1000, ma la sua stagione di rinnovamento reale e riqualificazione del tessuto urbano è avvenuta sotto la signoria medicea, con la nascita del Granducato di Toscana. Ogni vicolo del centro racconta una storia antica, è una città piacevolmente ricca di monumenti romanici e chiese rinascimentali e, fatemi essere campanilista, ha sicuramente una della piazze più suggestive di Italia! La stupenda Piazza del Duomo, centro sia del potere civile che ecclesiastico: il nostro campanile, il bellissimo Palazzo del Comune (da me frequentato quotidianamente 😉 ) , il Palazzo Pretorio, il Palazzo dei Vescovi , il Battistero di San Giovanni e la cattedrale di San Zeno… meritano tutti una visita 🙂

(Cattedrale di San Zeno)

(scorcio di Palazzo Pretorio e del Battistero dalle logge del Palazzo Comunale)

(Palazzo dei Vescovi)

Il patrono della città è San Jacopo, celebrato il 25 luglio, giorno di festa e di cucina tradizionale e succulenta (seppur poco adatta alle temperature estive 😀 ) con gli immancabili “maccheroni sulla’ anatra”  ed “i fagiolini serpenti in umido”.  Al mattino si può assistere alla  bella sfilata storica dei rioni della città: Leon d’ Oro (il mioooo! Vincitore della Giostra 2017), il Cervo Bianco, il Grifone ed il Drago, e la sera  viene allestita in piazza Duomo la pista per correre, come da tradizione,  la famosa Giostra dell’ Orso!

Altro luogo che merita assolutamente una visita è il meraviglioso Ospedale del Ceppo che risale alla fine del 1200 ed è stato il nostro ospedale cittadino fino al 2013. La bellissima facciata con il Fregio Robbiano commissionata agli artisti Benedetto Buglioni e Giovanni della Robbia è davvero una grande opera d’ arte rappresentativa delle bellezze della nostra città ed ha anche una bellissima storia 

Vi consiglio senza dubbio una visita nei giorni di mercato poiché la città si anima ed è ancora più caratteristica con  piazza del Duomo invasa dai banchi, piazza dello Spirito Santo che si trasforma in “piazza delle scarpe” e i coloratissimi banchi di frutta e verdura di Piazza della Sala…è sicuramente da vedere!

Pistoia è una città a misura d’ uomo, non è caotica e conserva austera tutta la sua “toscanità”, perdetevi fra i vicoli, scopritela poco a poco, si presta ad essere visitata anche in bicicletta, curatevi di osservare bene ogni angolo che può regalarvi piacevoli sorprese ed ottimi spunti fotografici, vi stupirà con scorci inaspettati, le sue piccole vie ed i negozietti storici…

Se poi avete fame e volete fermarvi a far merenda, a gustarvi un buon gelato o attendere l’ ora dell’ aperitivo troverete tutto ciò che cercate, specialmente nella zona attorno a Piazza della Sala ci sono un sacco di locali carini ed a buon prezzo che faranno al caso vostro! 

Vi ho convinto a farci un salto? Questa piccola città incastrata fra Firenze e Lucca è sicuramente una sorprendente novità nel panorama turistico italiano, decantata dalla storia anche per la sua architettura di città medievale è rimasta per troppo tempo fuori dal turismo di massa ma merita molto, è una perla del territorio toscano!

Informazioni pratiche:

  • Raggiungibile facilmente raggiungibile anche in treno. La rete Trenitalia lungo la linea Firenze – Lucca – Viareggio fornisce numerosi treni e tutti fermano a Pistoia, il centro cittadino si raggiunge dalla stazione ferroviaria in dieci minuti a piedi.
  • Se arrivate in auto si trova sull’ Autostrada A11 “Firenze-Mare”, vi consiglio di parcheggiare presso il Parcheggio Cellini, Parcheggio dello Stadio (nei giorni  feriali collegati con il centro dalle linee Park&Bus) o presso il parcheggio Pertini 
  • Potete arrivare anche in autobus, tramite i comodi servizi dell’ azienda BluBus
  • I giorni del mercato cittadino sono il mercoledì mattina ed il sabato mattina
  • In estate molti esercizi commerciali sono aperti il giovedì sera (agosto escluso)
  • In inverno la II  e la IV domenica del mese gli esercizi commerciali sono aperti
  • Se siete amanti della lettura non perdetevi una visita alla bella biblioteca pubblica San Giorgio
  • Se venite di sera il nostro bel campanile quest’ anno è illuminato (ognuno ha l’ Empire State Building del suo cuore! 😉  )

Vi aspetto!

(p.s. tutte le foto di questo post sono state scattate dalla sottoscritta e dal mio secondogenito Niccolò <3)

ANTIPASTI/ SECONDI PIATTI

Pancakes salati con porri e curcuma

“Todo cuadra” prima o poi. Ho sempre voluto credere che il bene, quando autentico e viscerale, ritorni e si faccia sentire forte. Ho sempre voluto credere che gira e rigira i conti tornino, che il bene vinca sul male a mani basse, come nei migliori cartoni animati…infondo è semplicemente la fine migliore che auspica ognuno di noi. Non sono mai stata vendicativa, se qualcuno mi ferisce o delude profondamente ne prendo le giuste distanze per non imbrattare i miei giorni con rabbia e livore, passata la fase di delusione mi distacco del tutto da quella persona che mi ha fatto del male e della quale ho perso completamente la stima, chiudo la porta senza arrovellarmi in chissà quale sete di vendetta, che tanto è inutile. Devo però ammettere che la vita , seppur a distanza di molto tempo, mi ha sempre “ripagata” dei mali subiti… questo perché secondo me prima o poi l’ effetto boomerang arriva, nel bene e nel male. E’ il famoso karma? Chissà …comunque è esattamente come quando si cucina, se ci metti passione e buoni ingredienti non può che uscirne un buon piatto, o no??? … “todo cuadra” alla fine 😉

Questa ricetta nasce dal voler smaltire l’ esubero della pasta madre che in estate (complice il fatto di accendere meno il forno) devo giocoforza gestire! Ed ecco una versione salata dei famosi pancakes americani 😉 !

Pancakes salati con porri e curcuma (con esubero lievito madre)

70 g di pasta madre 

170 g di farina tipo 1

150 ml latte  

1 uovo grande

1 cucchiaio di pecorino grattugiato 

1 porro piccolo

1/2 cucchiaino di erba cipollina 

1 cucchiano scarso di curcuma

2 g sale fino

pepe nero macinato fresco

olio extravergine di oliva

per farcire

mozzarella di bufala

mortadella

avocado

 

Iniziate tagliando il porro a rondelle.

In una terrina fate sciogliere il lievito madre nel latte tiepido, quindi aggiungete al farina, poi l’ uovo e lavorate bene con le fruste elettriche, infine aggiungete le spezie, il sale ed il pecorino  ed impastate molto bene  finché l’ impasto risulti privo di grumi. Coprite e lasciate lievitare un paio di ore.

Riponete in frigorifero tutta la notte. La mattina seguente tirate fuori la ciotola dal frigo, aggiungete il porro a rondelle e lasciate nuovamente lievitare a temperatura ambiente per almeno un paio di ore.

Cuocete i vostri pancakes in una padella antiaderente unta di olio extravergine di oliva, disponete l’ impasto a cucchiaiate e girate per cuocere da entrambi i lati.

Guarniteli da caldi come preferite, io li ho farciti da caldi con mozzarella di bufala, mortadella e cubetti di avocado. 

ANTIPASTI/ SECONDI PIATTI

Focaccia al rosmarino ad alta idratazione

Mi hanno sempre fatto notare quanto la mia immagine vada a cozzare con il mio amore per la cucina, sono sempre stata esile e minuta  e sono spesso vestita di tutto punto (in realtà solo quando vado in ufficio o ad eventi! ), così nessuno mi immagina trafelata in mezzo ad impasti e fornelli… eppure, come mi ha sempre descritto un caro amico sono “una tipa tacchi e pollaio”,  ed è davvero così! Mi sento a mio agio vestita a “modo” ma ancor di più nel mio regno, la mia cucina, in mezzo a pentole e padelle e ancor di più con le mani in pasta, è questo il mio vero habitat.

Mi piace sperimentare, ingegnarmi, imparare cose nuove e soprattutto migliorarmi sempre… i lievitati mi hanno sempre appassionato, ho sempre sfornato torte, pane e focacce in quantità, ma il mondo della panificazione e dei lievitati richiede una formazione continua, uno studio preciso sulle tecniche e le farine… 

Ho una cara amica blogger che è molto ferrata sui lievitati, la cara Stefania, con la quale mi piace confrontarmi e che mi dà ottimi consigli sulla panificazione ! Così mi sono cimentata in questa focaccia (o schiacciata, come si chiama nella mia zona) ad alta idratazione, soffice, ben lievitata e perfetta  per essere farcita! Una vera bontà! 😉 

 

Focaccia ad alta idratazione

300 g di farina tipo 0

200 g di farina tipo 1

65 g di pasta madre solida (rinfrescata e attiva)

370 g di acqua

3 cucchiai di olio extravergine di oliva

8 g di zucchero di canna

8 g di sale fino

per spennellare e guarnire:

2 cucchiai di olio

2 cucchiai di acqua

sale grosso macinato

rosmarino fresco

Iniziate al mattino (si potrebbe impastare anche la sera precedente e mettere in frigo tutta la notte, io preferisco far tutto in giornata), in estate non occorre molto presto, in inverno dovrete partire prima in quanto le temperature più basse fanno lievitare più lentamente.

In una ciotola capiente sciogliete ben la pasta madre nell’ acqua, aggiungete lo zucchero e metà del peso totale della farina, amalgamate bene e coprite la ciotola con una velina, far riposare per 30 minuti.

Trascorso il tempo di riposo aggiungete la restante farina, il sale , l’olio e sbattete bene l’ impasto per amalgamarlo al meglio. Iniziate quindi a fare una sorta di pieghe nella ciotola, prendendo un lembo di impasto e piegandolo verso il centro (l ‘ impasto sarà un po’ colloso, non preoccupatevi prenderà consistenza). Copritelo di nuovo con la velina e lasciatelo riposare per 30 minuti, quindi ripetete questo procedimento per tre volte. Lasciate riposare 2 ore coperto.

Adesso vedrete che l’ impasto acquista omogeneità e sarà più gestibile, fate nuovamente le pieghe, far nuovamente riposare 2 ore coperto.

Dovrete continuare a fare le pieghe finché non si formeranno nell’ impasto delle bolle di lievitazione  (in estate non occorreranno molte ore, io essendo molto caldo ho iniziato ad impastare alle 11 del mattino ed alle 18.30 ho infornato).

Ricoprite la leccarda del forno con carta forno ben oliata, prendete quindi delicatamente l’impasto e ribaltatelo nella teglia allargandolo bene con le mani affondando per formare i classichi buchi, quindi spennellare con metà della salamoia di olio, acqua e sale e cospargere di rosmarino. Lasciare lievitare nuovamente un’ ora.

Cuocere la focaccia in forno caldo e ventilato a 250° per circa 15 minuti, terminata la cottura spennellarla con la salamoia rimasta ed eventualmente guarnire con altro rosmarino fresco.

 

DOLCI

Torta golosa senza cottura

Cose che mi piacciono della domenica a casa: la luce che filtra dalla finestra di camera, un tavolino di legno in mezzo ai fiori sul quale fare colazione lentamente, cucinare senza fretta, le risate dei miei figli nell’ altra stanza, la musica mentre spolvero casa, un libro accanto ad un tè, il consorte che mi chiede cosa si mangia di buono, il traffico lento in lontananza…Cose che non mi piacciono  della domenica a casa: la domenica stessa che è già preludio del lunedì! La domenica è un giorno con il quale ho sempre fatto un po’ a botte :-D, quando ero bambina era un giorno carico di aspettative che perlopiù venivano tradite. Però c’ era il dolce, che buono il “dolce della domenica”! Leggendo una ricetta dell’ amica blogger Annarita che racconta di questa torta che le preparava la nonna nei giorni importanti, mi è tornata in mente una torta che faceva la nonna di una amica quando ero piccola, così ho preso spunto dalla sua ricetta ed ho provato a ricrearla…! 

Si tratta di una torta golosissima che non ha bisogno di forno e fornelli, perfetta per la stagione estiva! Ho scelto panna e mascarpone senza lattosio per alleggerirla un po’.Piacerà a grandi e piccini 😉

Torta golosa senza cottura

(dosi per un cerchio da 20 cm di diametro)

  • 350 g biscotti secchi tipo Petit
  • 250 ml panna fresca senza lattosio
  • 250 g mascarpone senza lattosio 
  • 100 g di crema alla nocciola + altra da spalmare
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo
  • caffè d’ orzo 
  • cacao amaro

In una ciotola capiente unite 180 ml dal totale della panna, meglio se fredda di frigo, il mascarpone e la crema alla nocciola spalmabile; lavorate bene con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto liscio e cremoso.

Prendete i biscotti e cospargetene uno con un velo sottile di crema di nocciola, quindi aggiungete in modo uniforme un cucchiaino di crema al mascarpone e chiudete con un altro biscotto. Continuate fino ad esaurimento di  tutti i biscotti. 

Foderate quindi un vassoio tondo con carta da forno su cui avrete appoggiato l’ anello di acciaio di 20 cm dentro al quale andrete a compattare in dolce. Bagnate ogni  biscotto farcito con un po’ di orzo freddo non zuccherato.

Iniziate quindi a riempire lo stampo con i biscotti farciti partendo dalle pareti, sistemandoli in orizzontale e continuate fino a completare l’intero stampo. Per ogni giro di biscotti stendere un po’ di crema al mascarpone e proseguire con un altro giro di biscotti, in modo che tutti gli strati siano uniti. Una volta terminato mettete lo in frigorifero a riposare.

Montate a questo punto i 70 ml di  panna restante , sempre fredda di frigo, una volta montata aggiungete un cucchiaio di zucchero a velo e montate ancora qualche secondo; recuperate lo il vassoio dal frigorifero e  versatela, livellandola più uniformemente possibile  sui biscotti. 

A questo punto la torta è finita, spolverate con abbondante cacao amaro (io per decorarla ho spolverato con il cacao amaro usando uno stencil da torte).

Fate riposare la torta in frigo almeno 4 ore, quindi togliete il cerchio e gustatevela!

PRIMI PIATTI

Gnocchetti all’ acqua con pomodoro fresco

Il più grande passo verso una vita semplice è quello di imparare a lasciare andare, lasciar le cose fare il suo corso senza arrovellarsi, so che non è facile, ma sarebbe davvero una grande conquista. Bisognerebbe “accontentarsi” (gran bella parola) di ciò che si ha…la verità è che per certi versi vince chi “molla”<3

Quando ti rendi conto che non ti manca nulla, tutto il mondo ti appartiene

(Lao Tzu)

Raggiungere tale consapevolezza talvolta richiede capacità sovrumane! A volte invece già con un buon piatto di semplici gnocchi fatti in casa sembra di aver raggiunto questa importante meta! 😀 😀 😀 

Mangiate bene, godete del buon cibo, sorridete, respirate e…andate piano. Già queste sono vacanze, no??? :-*

questa ricetta è buonissima, veloce e leggera, nutre con gusto senza appesantire, direi perfetta per l’ estate! La semplicità non passerà mai di moda…

Gnocchetti all’ acqua con pomodoro fresco

(per 4/5 persone)

per gli gnocchetti all’ acqua

semola di grano duro g 400

acqua calda g 430

noce moscata 1/2 cucchiaino

limone 1 spicchio

sale

per il condimento

pomodori ramati 5

aglio 1 spicchio

basilico fresco 3 ciuffi

peperoncino fresco 1 punta

 erba cipollina fresca q.b.

pepe nero macinato q.b.

acqua q.b. 

sale grosso q.b.

olio extravergine di oliva q.b.

 

Preparate gli gnocchi mettendo a bollire l’ acqua in un tegamino con il limone, in una ciotola mettete la semola, la noce moscata grattugiata ed il sale. Appena raggiunge il bollore buttate la semola tutta in una volta, spegnete  e mescolate con l’ ausilio di un cucchiaio di legno. Quindi ribaltate l’ impasto su una spianatoia di legno, fate raffreddare, quindi formate dei filoncini dai quali taglierete piccoli pezzetti di impasto per formare i vostri gnocchetti.

Fate a pezzetti i pomodori eliminando i semi. In una padella capiente mettete lo spicchio di aglio vestito, il peperoncino, poco sale grosso, l’ erba cipollina sminuzzata, poca acqua e i pomodori, coprite e lasciate cuocere piano quindici minuti, girando di tanto in tanto. Scoprite, aggiungete il basilico ed una macinata di pepe fresco; se  tutta l’ acqua fosse assorbita aggiungetene ancora un po’ e lasciate cuocere scoperto per altri cinque minuti a fuoco vivace. Infine spegnete ed aggiungete un giro di olio di quello buono ( eventualmente aggiustate il sale).

Cuocete quindi gli gnocchi in abbondante acqua salata, una volta saliti a galla saranno cotti (verificate risultino morbidi ma non eccessivamente), scolateli e saltateli delicatamente in padella con il sugo di pomodoro con un cucchiaio di acqua di cottura, decorate con basilico fresco.

ANTIPASTI/ SECONDI PIATTI

Torta salata con friggitelli, fiori di zucca e pomodori

Adoro i peperoncini e pure il verde… altrimenti lo avrei chiamato così questo blog secondo voi??? :-D, tuttavia, qualche giorno fa, un’ amica mi ha fatto notare l’ onta. Già, la vergogna che in questo mio angolo denominato Il Peperoncino Verde non vi fosse nemmeno una ricetta con i peperoncini/friggitelli!!!Ma davvero ??? Effettivamente è così, lo ammetto. 

Ok, quando si è palesemente in fallo occorre porre rimedio alla svelta, eccomi quindi con una ricetta di una nuova torta salata superlativa, un trionfo di gusto! E per questa ricetta ho usato un olio extravergine di oliva, LUCIUS un olio davvero ottimo prodotto nel cuore del Peloponneso con le olive della varietà koroneiki, lo conoscete? Pensate un po’ …con un ingrediente mi sono catapultata in un angolo di Grecia, mica male!  😉

Torta salata con friggitelli, fiori di zucca e pomodori

per la pasta brisé leggera

farina tipo 1 g 200

acqua tiepida ml 110

curcuma 1/2 cucchiaino

noce moscata 1/2 cucchiaino

sale 1/2 cucchiaino

per il ripieno

ricotta di mucca g 250

1 uovo

4/5 friggitelli (piuttosto grandi)

10 fiori di zucca freschi

1 pomodoro ramato

1 spicchio di aglio

erba cipollina q.b.

origano q.b.

semi di canapa 1 cucchiaino

olio extravergine q.b.

sale q.b.

pepe nero macinato q.b. 

Preparate la brisé che servirà da base per la torta salata, mescolate bene tutti gli ingredienti, dovrà apparire un composto omogeneo e lavorabile, se necessario aggiungete poca farina. Fatela riposare,

Prendete i friggitelli, tagliateli nel senso verticale, eliminate i semi e la parte bianca centrale, tagliateli a listarelle. Lavate bene i fiori di zucca ed eliminate il picciolo; tagliate a fette il pomodoro.

In una padella fate imbiondire lo spicchio di aglio con poco olio, sale, quindi aggiungete i friggitelli, fate cuocere qualche minuto, quindi aggiungete i fiori di zucca. Dopo 5 minuti spegnete, aggiustate il sale ed aggiungete un giro di olio.

In una ciotola mescolare la ricotta con l’ erba cipollina e l’ origano, aggiungete l’ uovo precedentemente sbattuto e salate leggermente. 

Prendete una teglia, ricopritela con la carta da forno. Stendete la brisé con l’ aiuto di un matterello e ponetela come base nella tortiera. Mettete sopra il composto di ricotta, quindi decorate con le verdure spadellate e le fette di pomodoro. Cospargete con semi di canapa, un giro di olio  ed una macinata di pepe fresco, salate leggermente in superficie.

Infornate a 180° a forno caldo e ventilato per 25/30 minuti. Controllate a metà cottura, se le verdure tendono a bruciarsi coprire con un foglio di alluminio.

 

EVENTI

Aria di San Daniele ! Che Festa in Toscana!

Sono davvero contenta di parlarvi di questa meraviglia culinaria della nostra bella Italia, il famoso prosciutto di San Daniele!…  soprattutto lo sono di parlarvi di Aria di San Daniele  la grande festa che da ben 33 anni la città di San Daniele (provincia di Udine) organizza per celebrare  questa stupenda eccellenza. Quest’ anno però questa bella occasione cambia forma e diventa itinerante così da abbracciare più città italiane ed è così che è arrivata anche nella mia Toscana! Mica vorrete perdervela?

Questo prosciutto ha davvero un ottimo sapore,  la lavorazione segue un disciplinare molto rigido: è privo di additivi e conservanti , viene prodotto solo da suini nati in determinate regioni italiane (Friuli, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Marche, Lazio, Umbria, Toscana e Abruzzo) per poi venir trattato e stagionato solo nel comune di San Daniele, da 27 produttori locali. 

Ed ecco il buonissimo prosciutto di San Daniele DOP tagliato a macchina e con il coltello! Che bontà !!! Si narra che “tagliato a macchina è come seta, tagliato a mano è come lino” (Emanuele Scarello, chef 2 stelle Michelin del ristorante Agli amici, Godia di Udine)., come non essere d’ accordo? Abbiamo potuto gustatare questa prelibatezza il 6 luglio scorso nella bella cornice del Rivalta Cafe nella magica Firenze

Ed ecco tutti gli appuntamenti nella mia regione nel mese di luglio, ci sono diverse date come vedete, non lasciatevele sfuggire! Buona degustazione!

 

DOLCI

Torta cocco, fragole e lavanda

Lavanda, quanto mi piace il profumo di lavanda! Non è un mistero che questa pianta vanti proprietà rilassanti, le sue dotila rendono perfetta per lenire l’ ansia, limitare l’ insonnia e sembra aiuti anche come rimedio al mal di testa…. ed io quando trovo un cespuglio fiorito non posso far a meno che coglierne un piccolo ramoscello. Mi piace l’ odore, mi piace pure visivamente, così minuta, ruvida ed elegante…e mi piace usarla anche in cucina. Ad esempio, adoro preparare le madeleines alla lavanda (ecco, mi sono appena ricordata che non ho mai fatto un post di questa ricetta, dovrò assolutamente provvedere!), hanno per me un sapore inebriante e confortante…e piacciono molto anche ai miei ragazzi!
Anche questa torta per me è speciale, racchiude tutti i profumi di inizio estate, una torta “fiorita” ;-), cosa chiedere di più??? Infondo……

Ci sono fiori dappertutto per chi è capace di vederli.
(Matisse)

Torta cocco, fragole e lavanda

(per una teglia quadrata 20×20)

yogurt alla fragola g 150

burro g 30

latte di cocco ml 100

zucchero di canna g  280

uova 2

farina tipo 1 g 220

farina di cocco g 50

whisky 1 cucchiaino

bicarbonato 1 cucchiaino colmo

fragole 10

lavanda 2 ramettini

Come prima cosa lavate molto bene le fragole, eliminate il picciolo e tagliatele a fettine, tenete da parte.

Sciogliete dolcemente il burro, aggiungete quindi il whisky, lo yogurt, le uova e lo zucchero e mescolate molto bene.

Aggiungete la farina ed il bicarbonato setacciandoli. Mescolate bene.

Infine aggiungete la farina di cocco e le fette di fragole ed i fiori di lavanda,  mescolando delicatamente.

Mettete l’ impasto ottenuto in una teglia ricoperta da carta da forno, infornate a forno caldo a 180° per circa 30 minuti.

(si conserva bene fino a 5 giorni se ricoperta da pellicola)

PRIMI PIATTI

Mafalde con burrata e briciole di basilico

E’ sempre nei momenti difficili che capiamo quanto siamo forti e coraggiosi… sono state giornate intense che mi hanno messo alla prova, sapevo da tempo che ci sarebbero state ma a trovarsi faccia a faccia con la difficoltà non si è mai veramente pronti. Fortuna che il sorriso è la mia arma speciale sempre a portata di mano e che sono stata avvolta dall’ affetto di tante persone che mi vogliono bene!  Tutto pesa meno se ci si sente sorretti… adesso occorre caricarsi di tenacia, pazienza e cuore e  arrivare alla vetta <3

Qual è un’ altra consolazione? Quale rifugio può esserci nei momenti bui? Il cibo. Il cibo nutre, cura e consola… a volte più di tante parole! Un bel piatto di pasta in buona compagnia è un ottimo antidoto contro i pensieri negativi, anche Gennaro Quaranta a suo tempo scrisse al buon Leopardi ” Se tu avessi amato i maccheroni più dei libri che fanno l’ umor nero non avresti patito aspri malanni!”

Garantisco la bontà di questa pasta, mio figlio l’ ha definita “un primo da 10 e lode!” e se l’ ha divorata in un minuto!  Poi ha il pregio che si prepara senza stare troppo ai fornelli, che, con questo caldo, non è cosa da poco ! 😉

Mafalde con burrata e briciole di basilico

(dosi per 4 pp.)

pasta tipo “mafalde” g 280

1 burrata grande

3 cucchiai colmi di pangrattato

3 ciuffi di basilico

2 cucchiaini di olio extravergine di oliva

peperoncino macinato fresco

pepe nero macinato fresco

sale

Aprite la burrata e con un coltello riducetela a straccetti e tenetela da parte.

Tritate due ciuffi di basilico, mescolateli con il pangrattato, il peperoncino, l’ olio ed il sale. Quindi mettete tutto in una padella antiaderentee saltate le briciole per qualche minuto, sceglietene una piuttosto ampia in cui poi salterete la pasta.

Cuocete le mafalde al dente in abbondante acqua salata, scolatele e buttatele in padella, aggiungete la burrata e se necessario un giro di olio, saltate e girate la pasta velocemente, quindi aggiungete basilico fresco e una macinata di pepe nero.

DOLCI

Sfogliatine alle albicocche e verbena odorosa

Sono sempre stata molto attenta ai profumi.  l’ olfatto è un senso che ho molto sviluppato, mi affascina, un profumo dà subito il contatto con ciò che non si vede, ma si intende, si rivive… L’odore è come un’anima, immateriale. Anche le persone hanno un suo profumo specifico, quello della propria pelle e quello che magari abitualmente indossano, io, ad esempio,  ho un profumo che è parte di me da molti anni, non potrei uscire la mattina senza una sua goccia che mi accompagna nella giornata, mi sentirei nuda. Inoltre capita a tutti che  un profumo spesso ci riporti  a un luogo preciso, ad una casa, ad un ricordo lontano… a me talvolta riesce a catapultarmi in un altrove che sento a me  caro seppur non riesca a focalizzarlo mentalmente, è quasi un trasporto magico. E’ il caso della verbena odorosa (erba cedrina) che mi riporta a ricordi lontani legati all’ infanzia, è un odore che mi piace e mi calma…la conoscete questa pianta? Spesso viene usata per preparare liquori o distillati o per ricavarne dell’ olio essenziale. Ha un profumo fiorito che sa di cedro, buonissimo 🙂

Vi lascio una ricetta veloce, facile e che ha pure una faccia carina, che dite??? 😉

Sfogliatine alle albicocche e verbena odorosa

(per 8 sfogliatine)

Pasta sfoglia (se volete la ricetta qui

12 albicocche

30 g di zucchero di canna

scorza di limone BIO 

qualche foglia di verbena odorosa

cocco disidratato (per guarnire)

Prendete 8 albicocche, denocciolatele, tagliatele a tocchetti e mettetele in padella con lo zucchero e la buccia di limone grattugiata e 4/5 foglioline di verbena odorosa. Fate cuocere a forno vivace per 5 minuti.

Stendete la pasta sfoglia (fatta in casa o comprata fresca dal banco frigo) e tagliate otto rettangoli di 5×7 cm.

Disponete le sfogliatine sulla leccarda ricoperta di carta da forno. Stendete su ogni rettangolo il composto ottenuto di albicocca (togliete le foglie di verbena odorosa usate durante la cottura), fate a fettine le altre 5 albicocche e usatele per decorare disponendole sopra, mettendo qua e là qualche fogliolina di verbena odorosa.

Spolverate con il cocco disidratato e poco zucchero di canna su ogni sfogliatina.

Infornate a forno caldo e ventilato a 200° per circa 10 minuti. Fate intipidire  prima di gustarle.

 

ANTIPASTI/ PRIMI PIATTI

Cous cous insolito

No panic. Quando c’è aria di cambiamento l’ importante è mantenere la calma, in ogni nuovo percorso si può trovare qualcosa di inaspettato e non necessariamente negativo. L’ evoluzione mi ha sempre affascinato, non sono mai stata abitudinaria nel mio cammino, tranne che per gli ideali, i valori ed i gusti musicali…in quelli sono sempre rimasta ferma. Fanno parte della mia persona, del mio essere e non potrei farne a meno, sono sempre stata quella che sono senza dietrologie o cambiamenti repentini, prendere o lasciare, sono sempre stata uguale a me stessa senza adeguarmi o mimetizzarmi in base alle situazioni e di questo ne vado fiera. 

Nelle ricette con il cous cous di certo non sono mai stata fedele ad una ricetta precisa, è un piatto che mi piace moltissimo e mi piace cambiare. Questa ricetta è nata da un mio esperimento con ingredienti a me molto graditi,  è stato un successo! E’ molto piaciuto e l’ ho già replicato 😉

Cous Cous Insolito

(per 4 pp.)

2 tazze di cous cous

3 tazze scarse di acqua

1 avocado piccolo

1 cm di radice fresca di zenzero

1 spicchio di melone

2 pomodori canestrini

8 olive verdi denocciolate

1 spicchio di aglio

prezzemolo

olio extravergine di oliva

sale 

pepe nero macinato 

 

Iniziate  sbollentando i pomodori, spellateli, fateli a dadini e metteteli in padella con l’ aglio schiacciato e poco prezzemolo, fate cuocere qualche minuto e salateli. Spegnete e tenete da parte.

In un pentolino portate ad ebollizione le tazze di acqua con un giro di olio e poco sale grosso, quindi spegnete, buttate il cous cous a pioggia, coprite e lasciate riposare qualche minuto.

Quindi scoprire, sgranatelo con la forchetta e mettetelo in una ciotola capiente.

A parte tagliare a dadini l’ avocado, sminuzzate lo zenzero (va bene anche grattugiato), tagliate le olive a rondelle e tagliate listerelle sottili la fetta di melone. 

A questo punto condire il cous cous con i pezzettini di avocado, lo zenzero, il melone, le olive , il pomodoro qua e là con la punta di un cucchiaino, un giro di olio e una spolverata di pepe nero macinato fresco. 

DOLCI

Crostata con frutta senza cottura in forno

Solstizio d’ estate, 14 anni fa. Due giovani innamorati, una giornata caldissima, tanti sorrisi, tanti amici, una villa immersa nel verde, un banchetto buonissimo, la musica e una limonaia magica, gli occhi che brillavano, una scelta importante.

Sono passati 14 anni e sono stati anni pieni di tante cose:  una casa ristrutturata con entusiasmo e fatica, due figli stupendi, lavori cambiati e sfide accettate, pranzi e cene, ore di sonno mancate, cambi di stagione e alberi di Natale da addobbare, viaggi, esperimenti culinari, difficoltà e abbracci, sorrisi e di litigi, risate e strilli, sopportazione e supporto, voglia di camminare insieme e guardare avanti, nonostante tutto e nonostante Marco e Valentina che sono due tipi non facili. Questi 14 anni sono stati colmi  di NOI <3 

Ed eccovi una ricetta ricca di frutta, golosa senza essere troppo peccaminosa, una torta fattibile anche con il caldo che non necessita di cottura in forno e piacerà davvero a tutti (p.s. se optate per la versione gluten free basterà usare biscotti senza glutine per la base!)


Crostata con frutta fresca senza cottura in forno

(per un dolce da 22 cm di diametro)

200 g di biscotti secchi 

90 g di burro sciolto

1 cucchiaino di Maraschino

per la crema

300 ml di latte BIO

50 g. di zucchero di canna

40 g. di maizena

2 tuorli

1/2 cucchiaino di agar agar

1/2 bacca di vaniglia (semini)

frutta fresca a piacere

qualche mandorla 

zucchero a velo per lo spolvero

Iniziate preparando la base, sciogliete dolcemente il burro a bagnomaria, mettete i biscotti nel mixer e tritateli piuttosto finemente. Unite quindi il burro ai biscotti insieme al Maraschino, avendo cura di amalgamare bene. 

Usate un cerchio del diametro di 22 cm circa, posizionatelo su carta da forno e stendete uno strato ben pressato di biscotti e burro. Mettete a riposare in frigorifero per un’ora.

Preparate la crema: in un pentolino di alluminio mettete i tuorli, lo zucchero, la maizena, i semini di vaniglia e sbattere con la frusta e poco latte in modo da creare una cremina omogenea priva di grumi, quindi aggiungete l’ altro latte e l’ agar agar e mettete sul fuoco. Mescolate fino ad addensare, quindi lasciate intiepidire nel pentolino coperto.

Prendete la base dal frigorifero, metteteci sopra la crema e livellate bene, mettete nuovamente in frigorifero almeno per un’ ora.

Togliete dal frigorifero, togliete dolcemente il cerchio di acciaio e iniziate a guarnire la vostra torta con la frutta che preferite, qualche mandorla sminuzzata e cospargete di zucchero a velo. Quindi fate riposare nuovamente in frigorifero almeno un’ ora prima di gustarla!