DOLCI

Fette biscottate con lievito madre

fette-biscotate-integrali-con-lm

Alis Volat Propiis adoro questa frase, l’ ho sempre sentita mia.

Volare con le proprie ali, farcela da soli, farsi forti con la giusta dose di determinazione e volontà. Non aver paura dei cambiamenti necessari, fanno parte della vita, sono vitali.

Inizia un nuovo cammino per me, il mio blog volerà da solo, è sempre stato mio e gestito da me ma faceva parte di un network a livello nazionale che mi ha dato la giusta spinta per migliorarlo e mi è servito per conoscere tante bellissime persone (blogger come la sottoscritta) che sono amiche e che fanno parte del mio quotidiano. Adesso però è arrivato il momento di fargli spiccare il volo, è diventato ormai adulto ed io sono entusiasta di vederlo sbocciare in autonomia.

Quale ricetta migliore per INIZIARE se non le fette biscottate? Queste sono semintegrali ed ho eseguito la ricetta della mia amica Stefania con qualche personalizzazione!

Fette biscottate con lievito madre

200 g di farina integrale
350 g farina tipo 1
180 g di pasta madre (rinfrescata la sera precedente)
140 g di acqua
110 g di zucchero di canna biologico 
90 g di latte parzialmente scremato
70 g di olio di semi di mais
1 cucchiaino di malto
un pizzico di sale
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
 
burro per ungere
latte per spennellare
 
Procedimento
Mescolare e setacciare le due farine.
Nella planetaria con la frusta sciogliere la pasta madre con il latte tiepido ed il malto,  quindi unire un
cucchiaio di zucchero tolto dal peso complessivo e 100 g di farina, mescolare e lasciare riposare (autolisi) per 30 minuti.
Togliere la frusta e montare il gancio k, aggiungere l’acqua tiepida, lo zucchero e iniziare a impastare; infine l’olio e piano piano la farina,  la cannella ed infine il sale, impastare bene ancora per un minuto.
Togliere la k e montare il gancio, lavorare per 10 minuti, ribaltare l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e dividerlo in due formare due palle omogenee da spianare con il mattarello, quindi formare due rettangoli, arrotolarli molto stretti formando due filoncini.
Imburrare bene due stampi da plumcake cm  30x10x7, disporre  dentro i due filoncini coprire a campana; lasciare per 10/12 ore fino a che l’impasto non raggiunge il bordo degli stampi.
Spennellare un po’ di latte.

Mettere nel forno caldo a 180° ventilato percirca 40 minuti, se dovessero colorire troppo coprire con carta stagnola.

A cottura ultimata togliere dallo stampo e far raffreddare per 12 ore sopra una gratella.

Trascorso il tempo di raffreddamento tagliarle a fette regolari (circa 8 mm di spessore), tostare le fette in forno ventilato a 150° per 25/30 minuti circa rigirandole e facendole colorire uniformemente, durante la tostatura mettere un mestolo allo sportello per far fuoriuscire l’umidità.

Si conservano benissimo in una scatola di latta o sacchetto per alimenti fino ad un mese.

ANTIPASTI

“Cenci” salati con spezie o “Chiacchiere” salate

chiacchiere-salate-alle-spezie-fritte

Martedì grasso, già il nome promette cibi poco dietetici…una robina pro colesterolo? Mi sa di no, ma per Carnevale anche in cucina la pazzia è concessa! Quando si pensa al “periodo mascherato” tutti pensiamo a tutti i dolci fritti possibili, non è vero? Beh, questa ricetta è fritta ma salata! Lasciamo lo zucchero e gozzovigliamo con qualcosa di croccante e saporito, uno sfizio per l’ aperitivo o un antipasto, sono perfetti con una salsina con avocado o da accompagnare a stracchino e formaggi molli.

Chiamateli come volete, in Toscana li chiamiamo cenci, ma si conoscon come chiacchiere, frappe, crostole e chi più ne ha più ne metta! La versione puritana li vuole assolutamente fritti ma ultimamente imperversano ricette più light con cottura in forno… io dico che è meglio mangiarli una volta in meno ma friggerli, che son mooolto più buoni ;-), e occhio alla frittura, se ben fatta di olio ne tratterranno davvero poco!

Cenci o Chiacchiere salate con spezie

130 g di farina tipo 1

15 g di burro t.a.

20 g di latte

2 albumi medi

1 cucchiaio di vino bianco

1/2 cucchiaino di sale

una punta di bicarbonato

pepe nero

curcuma in polvere

coriandolo in polvere

erba cipollina

olio di arachidi per friggere

 

Preparate l’ impasto. Su di una spianatoia in legno mettete la farina, fate un buco centrale e inserite tutti gli ingredienti liquidi ed il burro, iniziate ad impastare. Aggiungete le spezie ed il bicarbonato, impastate bene, dovrete ottenere una palla liscia che non appiccica. Infarinatela e lasciatela riposare mezz’ora coperta da un panno.

Mettete  abbondante  olio in un pentolino non troppo ampio, iniziate a scaldarlo.

Riprendete la pasta e con l’ ausilio della macchinetta per tirare la pasta tiratela sottilmente, quindi con la rotella tagliate tanti pezzetti irregolari, la forma tipica dei cenci/chiacchiere.

Quando l’ olio avrà raggiunto i 170° è arrivato il momento di friggere. Friggetene 2 o 3 alla volta, saranno pronti velocemente! Se tendono a colorirsi troppo velocemente significa che l’ olio si è scaldato troppo, quindi allontanatelo dalla fiamma per qualche minuto (massima attenzione in questa fase, l’ olio bollente è pericolosissimo!).

Una volta cotti potete nuovamente cospargerli con sale, oppure una macinata di pepe o parmigiano grattugiato!

DOLCI

Tortabudino di mele senza zucchero!

Il cambiamento mi ha sempre elettrizzato, ha sempre prevalso l’ adrenalina ed il mio folle entusiasmo rispetto alla paura… dopo tutto se non ci fosse cambiamento non ci sarebbero neppure le farfalle, no? La vita, anche la più statica, è comunque una continua evoluzione, dobbiamo adeguarci e procedere con fiducia.

Tutto è in movimento, 
tra pause e mutamento, 
crisi e rivoluzione, 
sarà la tua canzone! 
Perchè tutto è in movimento, 
tra pause e mutamento, 
crisi e rivoluzione, 
sarà la tua canzone. 
La tua canzone <3

(Negrita)

Veniamo alla ricetta, dolce senza peccato e perfetta se fate a cazzotti con la glicemia! La ricetta viene dal blog di una cara amica Stefania a cui ho apportato qualche piccola modifica! E’ una torta con la consistenza di un budino ed è davvero buonissimissima seppur senza zucchero nell’ impasto (io ho messo solo un cucchiaino di miele per l’aroma)! Che aspettate? Ce lo avete un kg di mele? Allora via!!!

“Tortabudino” di mele 

1 kg di mele Golden 
170 g di yogurt greco
2 bicchieri di farina tipo 1
1 uovo grande
1 bicchiere scarso di latte
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 cucchiaino di rum
1 cucchiaino di miele millefiori
1 limone BIO (scorza grattugiata)

per la copertura

1 mela Golden 
3 cucchiai di marmellata di mele (o albicocche)
noci e nocciole tritate

Setacciate la farina con il bicarbonato.
Lavate, sbucciate le mele e privatele del torsolo, quindi tagliatele a pezzi e mettetele nel mixer assieme al latte. 
Frullatele riducendole in purea, trasferite il composto in una ciotola, aggiungere lo yogurt, l’ uovo, gli aromi ed il miele.
Aggiungete infine la farina setacciata e mescolate.

Rivestite con la carta da forno una teglia rettangolare di cm 30X20 (va bene anche una quadrata 20×20, chiaramente verrà più spessa).
Versate dentro il composto ottenuto e livellatelo.
Sbucciate la mela per la decorazione, fatela a fettine e mettetela sopra il composto, cospargete di marmellata qua e là (io ho usato la mia marmellata di mele fatta in casa) e cospargete con della granella di noci e nocciole.
Infornate a forno caldo e ventilato a 180 C° per 40 minuti circa, dopo 25 minuti coprite con carta stagnola perché non si scurisca troppo in superficie.

ANTIPASTI

Girandole salate di pasta sfoglia

“Dove lo trovi il tempo per cucinare?”, domanda classica. Il verbo è senza dubbio quello giusto,  LO TROVO.  Quando sì ha passione per qualcosa il tempo non è un problema. Ho una vita piena zeppa, quante volte l’ ho scritto! Faccio un sacco di cose e non conosco il divano e la TV la guardo raramente…la mia giornata dalle 6.45 del mattino fino alle 24.00 (a volte pure oltre) è tutta una staffetta. Ma il tempo è spesso un elastico e si allunga e si accorcia con organizzazione ed energia, così mi trovo a cucinare nei ritagli del pomeriggio fra una cosa ed un’ altra (tipo 15 minuti a casa prima di ripartire per andare a recuperare i ragazzi), dopo cena e maggiormente nel WE, tipo la domenica mattina quando siamo a casa (cosa non frequente), in cui cucino a nastro dalle 8.00 fino alle 13.00 sia per il pranzo e sia le scorte per i giorni successivi. Ad onor del vero devo riconoscermi che sono svelta nel cucinare e che mi piace tanto, quindi non è “cosa dovuta” ma un piacere!

Questa ricetta è velocissima, ed è un’ idea carinissima per un aperitivo con gli amici, uno sfizio prima di cena, un finger food vincente e saporito, una tapa da accompagnare ad un buon vino o un antipasto per una cena importante. Sono girelle di pasta sfoglia appetitose e velocissime da preparare! Se poi come me preferite la pasta sfoglia fatta in casa trovate qui la mia ricetta collaudata! 😉

Girandole salate di pasta sfoglia

(per 8 girandole)

1 disco di pasta sfoglia

2 patate bianche

8 cubetti di gorgonzola dolce

2 fette di pancetta tesa

8 mandorle

latte per spennellare

semi di sesamo

pepe nero macinato fresco

 

Preparazione

Come prima cosa lessate le patate con la buccia, quindi fatele raffreddare, privatele della buccia e tagliatele a fettine. 

Prendete la sfoglia pronta (se usate quella preparata da voi spianatene un disco alto meno di 2 mm) e ricavatene 8 quadrati. Tagliate in diagonale gli angoli come nelle foto, io l’ ho fatto con una rotella. Quindi disponete al centro di ogni quadrato un pezzetto di gorgonzola ed una fetta di patata lessa.

Tagliate le fette di pancetta a quadratini e mettetene uno sopra ogni fetta di patata. Quindi iniziate a piegare i 4 angoli verso il centro per dare la forma della girandola come si vede in foto.

A questo punto chiudete le girandole ottenute, premete bene al centro e spennellatele con pochissimo latte, mettete al centro una mandorla e poi cospargete con un po’ di semi di sesamo e una spolverata leggera di pepe nero. 

Infornate quindi a forno caldo e ventilato a 200° per circa 10 minuti, verificate dunque che non si abbronzino troppo. 

Buon appetito!

DOLCI

Tortine zucca e mandorle sofficissime!

tortine-zucca-e-mandorle

Mormora la gente mormora… falla tacere praticando l’ allegria <3 

Così canta il mio amato Jova. Ha ragione da vendere! Detesto i chiacchiericci sterili, i pettegolezzi cattivi, chi non sa parlare ma soltanto sparlare… chi non perde occasione per rilevare i difetti altrui o ficcare il naso nella vita del prossimo. Sono persone di poco valore e che spesso non hanno una vita così interessante o appagante… persone insicure ma non giustificabili perché portano malumori. Credo che convenga tenersene alla larga per tutelare la propria salute! Ho sempre sostenuto che chi non ci arricchisce non deve camminare accanto a noi.

Portiamo noi allora un po’ di dolcezza! Ancora una ricetta zuccherosa, chiedo venia. Ho proprio necessità di sofficità e grazia ultimamente, quel conforto visivo e culinario che soltanto un buon dolcino riesce a donarmi, magari accompagnato ad una tazza di tè bollente 🙂

Queste tortine sono semplici ma buonissime, sofficissime e umide al punto giusto e poi l’ abbinamento della zucca con le mandorle è sicuramente vincente! Vi conquisteranno al primo assaggio 😉

Tortine zucca e mandorle

(per una teglia da 24 cm, oppure 10 tortine)

  • 300 g di zucca gialla
  • 200 g di farina tipo 1
  • 80 g di fecola di patate
  • 120 g di farina di mandorle
  • 100 ml di olio di semi
  • 50 ml di latte
  • 50 g di yogurt greco
  • 230 g di zucchero
  • 3 uova grandi
  • 1 bustina di lievito BIO
  • 2 cucchiai di rum
  • 1 cucchiaio di malto 
  • 1/2 cucchiaino di cannella in polvere

per la glassa

  • 80 g di zucchero a velo
  • 1 cucchiaio scarso di succo di arancia

Procedimento

Per prima cosa togliete la buccia dalla zucca. Poi tagliatela a pezzetti e cuocetela in forno a 180° per 10 minuti, non occorre che ne esca morbida. Lasciatela quindi raffreddare e frullatela nel mixer assieme al latte, l’olio ed il malto fino ad ottenere una crema liscia senza grumi. 

Separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve ferma. A parte montate i tuorli con lo zucchero fino a che non diverranno chiari e spumosi. Aggiungete la polpa di zucca, poi la farina, la fecola, lo yogurt greco, la farina di mandorle ed il lievito. Amalgamate molto bene. Aggiungete infine gli aromi: il rum e la cannella. Quindi aggiungete gli albumi montati amalgamando bene con una spatola delicatamente per non smontare il composto, movimenti circolari dal basso verso l’ alto.

Accendete il forno a 180°. Imburrate ed infarinate uno  stampo e versate il composto. Cuocete in forno caldo e ventilato per circa 30 minuti (se optate per le tortine potrebbero essere sufficienti 25 minuti, eventualmente fate la prova stecchino).

Preparare una glassa con lo zucchero a velo ed unendo pian piano mescolando il succo di arancia (non eccedete, all’ inizio sembrerà poco ma poi diventerà cremosa al punto giusto). Quindi decorare facendo colare sopra!

DOLCI

Tegolini al cioccolato

tegolini-fatti-in-casa

Ogni tanto capita ancora, quella domanda che mi veniva posta spesso quando avevo i figli piccoli… “mamma ma perché non compri anche qualche merendina confezionata? I nostri amici le mangiano sempre!”. Ammetto di non essere molto accomodante in tal senso, non ho mai ceduto… anche perché solitamente le trasgressioni comunque vengono concesse dai nonni per cui mi mantengo ferrea sul non comprare alimenti ricchi di zuccheri e grassi che certo non giovano.

Però non è che sono una mamma estremista che non dà loro dolci e pretende che facciano colazione con crusca, pane tostato e frutta secca! Faccio loro biscotti e dolci in quantità e vario ogni settimana. Però li faccio io, cerco di scegliere gli ingredienti migliori e di non imbottirli di grassi! Magari non servirà??? La mia coscienza mi impone di provarci… oltretutto cucinare non è per me un compito obbligato, mi piace spendere tempo per nutrire chi amo.

Il mio frizzante secondogenito è da un po’ che mi chiedeva i tegolini “ma li devi fare ancora più buoni di quelli che mangio dai miei amici!”, certo, ovvio. Vi assicuro che non è così complicato prepararli e faranno felici grandi e piccini… golosi e perfetti per la colazione e la merenda, ma anche come dessert coccoloso dopocena!

p.s. si mantengono perfetti una settimana se conservati in un sacchetto per alimenti o scatola di latta, ma se avete attorno le bocche fameliche che ho io non ci arriveranno 🙂

ricetta-tegolini

 

Simil Tegolini al cioccolato

(per circa 18 tegolini)

140 g di farina tipo 1

150 g di zucchero di canna fine

3 uova medie

50 ml di latte parzialmente scremato

1/2 bacca di vaniglia (semini)

1 cucchiaino di bicarbonato di sodio

 

per farcire 

cioccolato spalmabile (io fondente nero)

150 g di cioccolato fondente 70%

 

Preparazione

Iniziate preparando la pasta biscotto. 

Montate bene le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Setacciate la farina e incorporatela all’impasto molto delicatamente con una spatola, mescolando molto bene.

Foderate la leccarda del forno con carta forno e versateci dentro il composto livellando bene. Cuocete in forno ventilato caldo a 200 °C per circa 7 minuti poi abbassate a 170° e proseguite per altri 3 minuti. Prima di sfornare fate sempre la prova stecchino.

Lasciate raffreddare completamente. Tagliate quindi la pasta biscotto in rettangoli larghi circa 3 cm e lunghi 8/9. Se la pasta biscotto vi sembra un po’ spessa (dipende dalla lievitazione) potete tagliarla a metà e ricavare quindi il doppio dei rettangoli, questa operazione richiede un po’ di delicatezza. A questo punto prendete un rettangolo e  spalmate sullo stesso lato un po’ di crema spalmabile fondente e coprite con un altro rettangolo di pasta. Procedete spennellando il lato libero di quest’ultimo cancora con la crema al cioccolato e coprite infine con un altro rettangolo di pasta, devono essere tre strati.

Così  avrete creato il vostro  tegolino . Procedete così fino ad esaurire i rettangoli di pasta biscotto.

Sciogliete adesso a bagnomaria il cioccolato fondente e intingeteci la base di ogni regolino. Disponeteli su un foglio di carta forno dalla parte della base intinta nel cioccolato, in modo da farli solidificare.

Come ultimo passo, prendete il cioccolato rimasto, mettetelo in una sac à poche a bocchetta sottile (potrete realizzarne uno volante anche con un triangolo di carta forno, troverete in rete vari tutorial) e decorate in modo ondulato la superficie dei vostri tegolini.

Attendete che tutto il cioccolato si sia solidificato e gustateveli.

DOLCI

Orangettes, scorzette di arancia candite con cioccolato

Ma quanto è lungo il mese di gennaio? Sembra lungo come un intero anno! Quest’anno si preannuncia pieno di cambiamenti, vedremo poi se saranno buoni o meno…

Cosa può esserci di più opportuno di una buonissima scorzetta di arancia ben candita e tuffata nel cioccolato subito dopo un buon caffè caldo? Sicuramente l’abbinamento arancia e cioccolato risulta vincente e queste soddisfano la voglia di dolce senza appesantire troppo, perfette! Fra l’altro la ricetta non è affatto complicata, seguitemi passo passo! 😉

Ricetta Orangettes

Buccia di tre arance Navel bio

zucchero (stesso peso)

acqua (stesso peso)

+ 40 g cioccolato fondente 85%

 

Scegliete arance mature e non troppo aspre. Prima di tutto tagliate a listarelle la buccia delle arance. La dimensione che io adopero è di circa 3 mm di larghezza. Cercate di tagliarle precise, procedete tagliando un cerchietto all’estremità delle arance e poi suddividete la buccia in quattro parti (tipo vele di una cupola), quindi procedete a fare le listarelle.

Mettete le scorze in un recipiente coperte di acqua e lasciatele riposare 2/3 giorni cambiando 3 volte l’acqua in cui sono a mollo, questo passaggio è fondamentale e consente di togliere l’amaro alle scorze di arancia!

A questo punto vi occerreanno solo pochi minuti di tempo! Sgocciolate le bucce, pesatele e aggiungetele in una padella larga. Aggiungete in pentola pari peso di acqua e zucchero e ponete sulla fiamma.

Sobollite a fuoco dolce  per  20/25 minuti, comunque il tempo necessario affinché lo sciroppo si prosciughi e  le scorze  risultino lucide e ben caramellate.

A questo punto disponete su una grata o su un vassoio con un foglio di carta da forno le vostre scorzette cercando di distanziarle se via è possibile, altrimenti le staccherete appena asciutte.

Lasciatele dunque raffreddare completamente e poi potete tuffarle nel cioccolato fondente fuso e farle nuovamente riposare e asciugare su un foglio di carta da forno, oppure gustarle così.

N.B. Si conservano in un vaso di vetro per circa un paio di mesi.

 

DOLCI

Cookies al Cioccolato (i biscotti americani)

Quando mi capitano questi periodi intensi (sotto ogni profilo) dormo poco. Le cose da fare sono talmente tante che mi tocca rubare ore al mio sonno prezioso! Ed io non sono una che se dorme 4 ore ed è in forma, tutt’altro! Così mi trovo ad imprecare durante la giornata perché ho sonno e spendo cifre esorbitanti per coprirmi le occhiaie per evitare il trucco stile panda :-D.  Nonostante ciò ricado sempre nel medesimo errore. Riempio ogni spazio di tempo, accumulo cose da fare in modo seriale. Però devo dire che quando si corre per chi si ama (gli impegni dei figli) e per le proprie passioni…si è fortunati, e tanto… e la stanchezza passa davvero in secondo piano, talvolta è una “stanchezza rigenerante”, non credete anche voi?

Una cosa che mi fa star bene è mettermi in prima linea per tematiche in cui credo davvero: assieme ad alcune blogger di iFood ho aderito alla campagna di sensibilizzazione dell’Agenzia ONU per i Rifugiati, UNHCR, volta a raccogliere fondi che parte da un presupposto reale: solo l’istruzione può salvare la vita e il futuro di un bambino rifugiato. Come emerge dal rapporto dell’UNHCR Left Behind al mondo ci sono circa 3,5 milioni di bambini rifugiati che non hanno la possibilità di andare a scuola.

Adoro i libri ? e abbandonarli mi è costato molto, moltissimo.
Anche se….mai dire mai! 😉
Avere la possibilità di studiare è una fortuna immensa , purtroppo non è concessa a tutti.
A milioni di bambini rifugiati non è data la possibilità di andare a scuola, di avere un’istruzione per poter sperare in un avvenire migliore e per sfuggire alle violenze e soprusi.
Con un SMS al 45516 possiamo sostenere la raccolta di @UNHCR Italia per aiutarli a tornare bambini, a studiare e realizzare i loro sogni. #METTIAMOCELOINTESTA – solo l’istruzione può salvare la vita di un bambino rifugiato !!!
 
E cosa è davvero importante per partir bene e studiare bene??? Facile. Un’ ottima colazione! I miei figli adorano i biscotti “ammericani”, i famosi e goduriusi cookies al cioccolato! Questa è la mia versione che non ha mai tradito le aspettative 😉
 
Come fare per avere cookies buonissimi e perfetti? Ecco qualche trucchetto 😉
  1. Mescolate gli ingredienti secchi  a sé,  a parte sciogliere il burro a bagnomaria e poi mescolatelo con  con lo zucchero. Questo passaggio è fondamentale per ottenere la giusta consistenza!
  2. Utilizzare lo zucchero di canna perché ha un aroma caramellato che si sente e dona la giusta umidità al biscotto. 
  3. IMPORTANTISSIMO: fate riposare l’impasto in frigorifero per almeno 3 ore. Questo  perché permette agli ingredienti ed al burro di compattarsi e di ottenere un biscotto perfetto. Io ammetto che nei momenti di fretta ho optato per mezz’ora nel congelatore ed ho comunque ottenuto il risultato giusto.
  4. Infornateli ben freddi! Quindi tagliateli e date loro la forma mentre il forno raggiunge la temperatura.
  5. Non cuoceteli un minuto di più! Quando escono dal forno devono essere molto friabili, raffreddandosi raggiungeranno la consistenza perfetta.

Cookies al cioccolato

(per una trentina di biscotti grandi)

280 g di farina tipo 1

200 g di zucchero di canna fine

100 g di burro danese fuso

50 g di olio di mais (o girasole se preferite)

1 cucchiaio di maizena

1 uovo grande 

120 g di gocce di cioccolato fondente

1/2 bacca di vaniglia (semini)

1 cucchiaino scarso di bicarbonato di sodio

un pizzico di sale

 

Fondete il burro a bagnomaria, quindi in una ciotola unitelo con lo zucchero di canna, mescolate e poi  unite l’uovo intero, la vaniglia e amalgamate molto bene.

A parte versate la farina, il bicarbonato, l’amido di mais ed il sale. Versate gli ingredienti umidi negli ingredienti secchi e mescolate fino a quando è ben amalgamato, senza lavorare troppo l’impasto.

Aggiungete quindi le gocce e amalgamate bene compattando l’ impasto. Coprite la ciotola con pellicola alimentare e fate riposare in frigorifero per almeno 3 ore.

Togliete l’impasto dal frigo. Accendete il forno a 170° funzione ventilala.  Nel mentre che raggiunge la temperatura formate delle palline della grandezza di una noce e schiacciatele, mettendole ben distanziate, su teglie ricoperte con carta forno, attenzione in cottura tendono ad allargarsi!

Fate cuocere i biscotti per 12 minuti. Una volta sfornati saranno molto morbidi, fateli raffreddare completamente e raggiungeranno la consistenza desiderata.

Si conservano perfetti in un barattolo di vetro o una scatola di latta anche per un mese (se ci arrivano 😉 ).

SECONDI PIATTI

Galletto in salsa agrodolce

Amo ogni forma di arte: un dipinto, un museo, un buon libro, un buon film, la musica, il teatro… tutto ciò che esprime, comunica ed emoziona mi affascina, perché conferisce bellezza ed arricchisce il bagaglio di ognuno di noi.

Faccio parte di una compagnia teatrale, sono impegnata a portare in scena lo spettacolo di Lorenzo Pratesi (mio amico, attore e regista teatrale) e lo spettacolo LEI NON SA CHI SONO IO  è ormai esordito e siamo a giro per i teatri della Toscana a far ridere e riflettere con una commedia irriverente, trash, e dall’ humor amaro.

E’ davvero un bell’ impegno, un copione da interpretare, serate di prove, nervosismi  e giornate a giro per teatri con costumi e trucchi a seguito…però che bello che è il teatro! E’ autentico, mai uguale, viscerale … niente di più finto e niente di più vero! E’ pura magia entrare in un teatro e vedere spegnersi le luci. C’è un silenzio religioso prima che il sipario inizi ad aprirsi e le voci inizino a raccontare una storia. La sala del teatro è piena, i polmoni degli attori hanno sicuramente meno ossigeno ma il cuore inizia a dar voce a ciò che non si è per dare un senso a ciò che si è. Ed il pubblico ne esce ogni volta con riflessioni nuove rispetto a quando è entrato…<3

Come ho scritto è una commedia solo apparentemente lieve, che offre uno spunto amaro di vera riflessione. Che ricetta potevo abbinare se non una con salsa agrodolce??? Vi assicuro che questa salsa (che potrete usare anche per altri arrosti) è davvero buonissima e piacerà a grandi e piccini! E vi costringerà a fare la famosa scarpetta ;-D

Gallo in salsa agrodolce

1 gallo o 2 galletti a pezzi (dipende dalla grandezza)

1 cucchiaio di olio extra vergine

1 bicchiere e mezzo  di acqua

1 cucchiaio di miele millefiori

il succo e la buccia di un limone bio

3 cucchiai di salsa di soia

1 cucchiaino raso di sale

2 spicchi d’aglio a pezzi

1/4 di cucchiaino di cannella 

1/2 cucchiaino di timo secco

1/2 cucchiaino di curcuma

1 rametto di rosmarino  fresco

3 foglioline di salvia 

una punta di peperoncino

pepe nero macinato fresco

 

Procedimento

Lavate bene il gallo, eliminate il grasso più spesso ma non togliete la pelle  e bruciacchiate eventuali residui di piume.

Lavate un limone bio e grattugiate  la parte gialla della buccia. 

In una ciotola riunite tutti gli ingredienti menzionati per la salsa agrodolce e mescolate fin quando non saranno ben amalgamati.

Prendete i vostri pezzi di gallo,  adagiateli in una teglia antiaderente e ricopriteli con tutta la salsa. Lasciate riposare in frigorifero almeno un paio di ore. Io di solito lo preparo la sera precedente affinché si insaporisca bene.

Infornate in forno caldo a 190°/200° e lasciate cuocere ventilato per circa un’ ora, girandolo di tanto in tanto e cospargendolo di succo.

Gli ultimi 5 minuti mettetelo nella parte alta del vostro forno con la funzione grill.

Servite subito accompagnandolo con la sua salsa.

 

PRIMI PIATTI

Pasta “arrangiata”

Nelle mie giornate deliranti, fra una staffetta e un’ altra, fra telefonate, corse, sali e scendi dall’ auto, hai fatto i compiti, ufficio,  spesa, piscina, teatro, calcio, blog, beghe, amici, cucina, spolvera, ripiega ecc… ecco che si arriva alla fatidica ora di cena ed anche se ti senti stropicciata e vorresti solo stare mezz’ora con una tazza di tè caldo, un buon libro o la tua serie tv preferita ed invece…

INVECE

“Mammaaaaaa, mi son dimenticato… “, “Mammaaaaa domani dovrei portare…”, “Mammaaaaaa mi risenti scienze per la verifica?” … ma la richiesta più gettonata in assoluto:

“Mammaaaaaa che si mangia??? S’ha tanta fame, ci fai qualcosa di buono???”

Certo, nell’ arrangiare la cena con quello che c’è in casa sono una maga (guardo se ho avanzi del giorno – dato che per il pranzo mi aiuta mia mamma che io sono in ufficio – guardo dentro al frigo, in dispensa e zac! Mi invento sempre qualcosa, sacrosanta fantasia che mi assiste!!!). Questa è la pasta veloce salvapranzo o salvacena che piace un sacco ai miei ragazzi che soffrono di fame famelica perenne :-D, mio figlio più piccolo sostiene che la “pasta arrangiata” sia fra le più buone che preparo e spesso fa il bis! Provatela e salvatevi in calcio d’ angolo nelle giornate convulse ;-D !

Pasta “arrangiata”

(per 4 pp.)

300 g di pasta

1 spicchio di aglio

1 cucchiaio  di prezzemolo tritato

1 cucchiaio di cipolla dorata tritata

1/2 cucchiaino di curry

1/2 cucchiaino di timo essiccato

1 punta di peperoncino

3 cucchiai di concentrato di pomodoro

3 cucchiai di acqua calda

6 pomodorini datterini

olio extravergine di oliva q.b.

sale q.b.

pepe q.b.

 

Prendete una padella capiente e mettete l’ aglio vestito leggermente schiacciato, metà prezzemolo, il curry, il peperoncino, il timo, la cipolla,  poco sale grosso, un cucchiaio di acqua e un giro di olio; fate insaporire per due minuti a fiamma media.

Affettate i datterini a listerelle, eliminando i semi. In padella aggiungete i tre cucchiai di acqua calda ed il concentrato di pomodori, fate cuocere un minuto, quindi aggiungete i datterini ed il restante prezzemolo, fate insaporire per 2/3 minuti.

Cuocete la pasta che preferite in abbondante acqua salata, scolatela al dente conservando qualche cucchiaio di acqua di cottura, saltatela in padella a fiamma vivace, quindi spegnete la fiamma ed aggiungete un giro di olio ed una spolverata di pepe nero macinato.

E’ una ricetta facilissima e gustosa!

DOLCI

Bundt Cake limone, semi di papavero e curcuma

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L’ eterna lotta, fra giusto e sbagliato. C’è sempre un confine così netto??? Ovvio che a volte è davvero ben delineato, ma non sempre! Può pure capitare che sia un parere soggettivo.

Succede che che anche un errore, un’ imperfezione siano positivi. Lo sapete quanto riesce ad essere affascinante uno sbaglio perfetto? E quante volte si è creduto che fosse tutto sbagliato ed invece era proprio giusto? Tutto è relativo, già 😉 

È passato del tempo, sembra che è stato un lampo 
Eravamo ragazzi e ora eccoci qua 
Con le crisi del caso e gli occhiali sul naso 
E un’idea più realista di felicità 
Ma però sempre all’erta, in agguato tra i rami 
Animali notturni nati in libertà 
Non disposto a mediare su questioni d’onore 
Affrontando se serve anche le avversità 

C’è qualcuno che danza 
Sotto un cielo stellato 
C’è una coppia che ride e si bacia 
Sopra l’erba di un prato 
Una musica semplice 
In un mondo intrecciato 
Una musica giusta 
in un mondo sbagliato

(Sbagliato – Jovanotti <3 )

Beh, su certe ciambelle non si può proprio discutere…sono buone punto e basta. Ma buone davvero senza ritegno! Come questo bundt cake… preparatelo e farete un figurone!

Bundt Cake limone, semi di papavero e curcuma

400 g di farina tipo 1

250 g di zucchero di canna

125 g di yogurt al limone bio

100 g di olio di mais

80 g di robiola 

3 uova medie

1 limone bio (scorza e succo)

1 bicchiere di succo di mela 

1 bustina di cremor tartaro

10 g di semi di papavero

1 cucchiaino scarso di curcuma

1 cucchiaino colmo di bicarbonato

un pizzico di sale

 

Preparazione

In una ciotola capiente sbattete bene le uova con la frusta, aggiungete lo zucchero, la buccia grattugiata ed il succo di limone e sbattete bene.

Aggiungete quindi metà farina setacciata, la robiola e lo yogurt, mescolate bene.

A questo punto aggiungete l’ altra metà della farina setacciata assieme al cremor tartaro e bicarbonato, quindi il succo di mela, i semi di papavero e la curcuma. Infine aggiungete il pizzico di sale. Amalgamate molto bene, deve apparire un composto omogeneo.

Imburrate ed infarinate uno stampo o usate lo staccante.

Infornate a 170° ventilato per 40/50 minuti (fate la prova stecchino, dovrà uscire asciutto!). Fate riposare 10 minuti in forno aperto e sformatelo quando è raffreddato.

DOLCI

Biscotti Bruttibuoni a modo mio

Il concetto di bellezza è molto personale. Sì lo so, alcune cose/persone sono oggettivamente “belle” o “brutte”, ma senza troppa retorica o discorsi filosofeggianti, posso senz’altro vantarmi di essere sempre riuscita a scovare, vedere, apprezzare la vera bellezza.

Quindi tutte le persone belle esteriormente sono povere di animo, poco intelligenti o maligne? Mentre le brutte sono in realtà le più belle ed interessanti???Nooo, non ho scritto questo e non lo penso affatto. Dico solo che non tutti hanno la preziosa capacità di andare al di là dell’ apparenza che spesso è una gran fregatura!

Avete avuto il piacere di vedere il film WONDER che è nelle sale proprio in questo periodo? Avevo letto il libro qualche anno fa e lo avevo consigliato ai miei ragazzi, devo dire che la pellicola è molto fedele e ben fatta. E’ la storia di un ragazzino che viene additato e non compreso perché diverso ed oggettivamente brutto ed ha trovato il coraggio di non nascondersi; il diverso e l’ emarginato sono figure che da sempre toccano le corde del mio cuore e questo film garantisco che fa bene, fa riflettere e  commuovere. Ottimo esempio non solo per i ragazzini, ma anche per tanti adulti e tante mamme che si perdono dietro una perfezione apparente che in realtà è misera.

NON PUOI NASCONDERTI SE SEI NATO PER EMERGERE <3

Quale può essere una ricetta da abbinare a questo mio pensiero? La mia famiglia materna ha origini pratesi, fin da piccola i parenti spesso ci regalavano sacchetti di biscotti “cantuccini di Prato” e “bruttiboni”, io amavo specialmente i secondi, ne ero golosa. Questa ricetta che propongo non è  fedele in toto alla tradizionale ma è sicuramente è quella che ho elaborato e che non mi ha mai fatto fare brutta figura!

Biscotti Brutti Buoni

(dosi per 50 biscotti)

300 g di mandorle spellate

200 g di nocciole con la pelle

300 g di zucchero di canna chiaro

3 albumi

1/2 cucchiaino di aroma di mandorla amara

una punta di ammoniaca alimentare

una punta di cucchiaio di cannella in polvere

un pizzico di sale

 

Procedimento

Mettete nel mixer le mandorle e le nocciole con metà zucchero e azionate le lame ad intermittenza, affinché non si scaldi troppo. Tritate in modo piattosto sottile, ma non a farina.

In una ciotola battete qualche minuto con la frusta gli albumi, non occorre siano montati a neve ferma, solo sbattuti. Aggiungete quindi le mandorle e le nocciole e lo zucchero rimanente. Aggiungete quindi aroma di mandorla, la cannella, l’ ammoniaca alimentare ed il pizzico di sale, impastate bene con le mani, dovrà essere un composto appiccicoso.

Lasciate riposare una mezz’ ora, quindi accendete il forno a 150° e con le mani bagnate formate dei mucchietti irregolari della grandezza di una noce piccola, disponendoli sulla placca ricoperta di carta da forno.

Cuocete a forno ventilato per circa 15 minuti. E’ importante che siano morbidissimi quando escono dal forno, non toccateli, con il raffreddamento tenderanno a solidificarsi, ma dovranno restare di consistenza morbida!