La ricetta delle fantastiche Genovesi di Maria Grammatico non potevo sottrarmi da scriverla. Nell’ estate del 2015 io e la mia famiglia abbiamo fatto un viaggio stupendo in una delle più belle regioni d’Italia che davvero mi ha catturato il cuore: la Sicilia.
Abbiamo girovagato on the road da Selinunte a Palermo, abbiamo respirato a pieni polmoni la “sicilianità”, ci siamo goduti un mare cristallino stupendo, panorami mozzafiato e abbiamo goduto dell’impareggiabile offerta culinaria che offre questa regione superlativa.
Ho dei ricordi meravigliosi di quei giorni perfetti, fatti di mare, rovine, paesini da favola, profumi e colori intensi di quelle terre accoglienti seppur selvagge, in una parola: magiche! Abbiamo visitato i templi spettacolari di Selinunte e Segesta, dove il tempo sembrava fermo. Abbiamo nuotato nelle splendide acque di San Vito Lo Capo, siamo stati un giorno in barca alla riserva dello Zingaro, abbiamo visitato le belle città di Trapani e Marsala, mi sono commossa al tramonto per la bellezza delle saline, per il fascino inatteso dell’antica città fenicia di Mozia sita sull’ isola di San Pantaleo. Siamo passati da Capaci ed anche lì ho avuto un nodo in gola ed infine abbiamo vissuto la strepitosa Palermo, una città di cui mi sono perdutamente innamorata.
(Segesta)
(mare San Vito Lo Capo)
(Palermo)
(Saline di Marsala)
E quindi? Le famose “Genovesi”??? Uno dei luoghi visitati in questo viaggio che rimarrà sempre indelebile nella mia memoria è senza ombra di dubbio Erice. Un borgo di origine fenicia e greca che sorge sulla vetta dell’omonimo monte con una vista mozzafiato su Trapani e sulle saline, oltre che le Egadi. Vale davvero la pena raggiungerla con la funivia per ammirare il paesaggio sottostante che nelle giornate soleggiate offre il meglio di sé.
Erice è un piccolo gioello fuori dal tempo e dal caos, un luogo che non può non essere amato.
(panorama Erice)
Arrivati ad Erice per me era imprescindibile andare a visitare l’antica pasticceria di Maria Grammatico la pasticcera famosa in tutta la Sicilia. Siamo entrati e subito sono stata rapita dall’ambiente curatissimo, d’altri tempi, con un profumo inebriante di frolla fresca, crema e pasta di mandorle. Ho subito acquistato il suo libro (scritto da Mary Taylor Simeti, Mandorle amare – Palermo 2004), in cui racconta la sua vita e ci sono le sue ricette, quindi ci siamo accomodati fuori ed abbiamo gustato le famose genovesi. Prima di andar via ho chiesto della signora Grammatico, era sul retro a lavorare nel suo laboratorio, Maria è venuta gentilmente a conoscermi, mi ha abbracciata calorosamente, ha insistito per restituirmi i soldi del libro che lei teneva a regalarmi, mi ha fatto gli auguri il mio blog e mi ha detto che sentiva in me l’amore per la pasticceria … quella signora autentica, dagli occhi profondi e genuini mi ha commosso davvero, il suo abbraccio mi scalda ancora! Sono i piccoli gesti che fanno grandi le persone <3.
Le Genovesi (paste di frolla ripiene di crema di Maria Grammatico)
Ingredienti
per la frolla:
(per circa 14 genovesi – ricetta riadattata da me)
250g di farina tipo 1
100g di zucchero di canna
100g di burro
2 tuorli
3 o 4 cucchiai circa di acqua fredda
per la crema:
1 tuorlo
75g di zucchero
250g di latte
20g di amido di mais (Maizena)
scorza grattugiata di mezzo limone
zucchero a velo
Preparazione:
Lavorate bene con la punta delle dita la farina, il burro e lo zucchero fino ad ottenere un composto sabbioso. Unite quindi i tuorli ed infine aggiungete un po’ alla volta l’acqua fredda. L’’impasto dovrà presentarsi liscio e omogeneo. Lavorate la frolla velocemente per non scaldarla, formate una palla, copritela con la pellicola, riponete in frigo per almeno 30 minuti.
Nel frattempo preparate la crema. In mezzo bicchiere di latte versate la maizena e scioglietela bene. Versate tutto in una casseruola aggiungendo il restante latte e scaldate su fuoco basso senza portar a bollore. Spegnete quindi il fuoco, montate il tuorlo con lo zucchero, unite al latte e riportate su fuoco medio mescolando continuamente con una frusta fino ad ottenere la crema. Prima di ultimare la cottura aggiungete la scorza di limone, quindi fate raffreddare completamente coperta da pellicola alimentare.
A questo punto procedete alla formatura: togliete la pasta frolla dal frigo. Staccatene un pezzo di circa 6cm di diametro, lavoratelo brevemente per ammorbidirlo, stendetelo su un piano leggermente infarinato e con il mattarello formate una sorta di ovale. Su un lato dell’ovale, posizionate un cucchiaio di crema, poi ripiegate l’altro lembo di pasta sopra , premete attorno alla crema, proprio come si fa per i ravioli e ritagliate con un coppapasta rotondo smerlettato.
Disponete le genovesi su una teglia coperta di carta forno ed infornatele a forno caldo a 210° per 10 minuti circa. La pasta dovrà essere solo leggermente dorata ai bordi. Una volta sfornate e leggermente intiepidite cospargetele di abbondante zucchero a velo.
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