Con infinito piacere scrivo di un blogtour a Trento a cui ho partecipato il 20 e 21 aprile u.s. e che è stato davvero stupendo, organizzato alla perfezione da Alessandro Maurilli esperto di enogastronomia e agroalimentare. Il Trentino Alto Adige è una regione magica e già la location di questo tour ci offriva buone speranze, per l’ ospitalità e per le numerose eccellenze culinarie. Ho partecipato con Simona, Claudia e Marta a questo tour #trentinograppa che non ha tradito le aspettative e ci ha regalato due giorni veramente piacevoli, complice anche una bellissima primavera con 25 gradi e i luoghi incantati come la Val di Non con i suoi meli in fiore , per non parlare delle meraviglie per le papille gustative!
Devo ammettere che a proposito di grappa ero davvero impreparata, da noi è un prodotto di “nicchia”, principalmente consumato dai nostri nonni come ammazzacaffè! A Trento mi si è aperto un mondo sconosciuto ed è stata una conoscenza accattivante…visitare le distillerie dell’ Istituto di Tutela Grappa del Trentino è stato davvero interessante, già soltanto entrando al loro interno ho potuto toccare con mano la grande passione che questi imprenditori hanno per la loro attività, ottenere una grappa di ottima qualità richiede una lavorazione elaborata e nei laboratori il profumo inebriante dà immediatamente un’ idea precisa della qualità del lavoro svolto ;-), per non parlare del gusto!!! Tutta un’ altra storia rispetto alla grappa che conoscevo e che poco apprezzavo, una poesia…! Abbiamo iniziato il nostro tour visitando la distilleria Pezzi in Val di Non, dove l’ atmosfera familiare è preponderante. Il Sig. Pezzi ci ha spiegato meticolosamente tutta la procedura per ottenere una buona grappa, partendo dalla scelta delle vinacce migliori per poi procedere con le varie fasi di lavorazione , tutt’ altro che banali, per estrarre la parte alcolica ed arrivare al prodotto finito. Distillare è un’ arte antica, spesso tramandata da padre in figlio e visitare un’ azienda è un po’ come aprire l’ album delle foto di famiglia…
Quindi ci siamo diretti alla distilleria Bertagnolli, una grande azienda che mi ha davvero incantato, dove in ogni angolo si respirava non solo un aroma inebriante ma anche la serietà del proprio operato al fine di mettere sul mercato un prodotto di grandissima qualità, il Sig. Giuseppe Bertagnolli ci ha gentilmente e sapientemente illustrato ogni passaggio per ottenere una grappa che ha saputo distinguersi e che è diventata un’ eccellenza!
Certo durante il nostro tour non abbiamo apprezzato soltanto la grappa, ma anche tutti i prodotti tipici della cucina trentina: i buonissimi formaggi di malga, l’ immancabile speck, i vini trentini superlativi, una birra artigianale davvero ottima (Nero Brigante), il loro Vino Santo (un vino liquoroso che ho adorato e che NON è parente del mio amato toscano vin santo 😉 ) … abbiamo conosciuto persone fiere delle proprie origini e orgogliose di trasmettere l’ amore per la propria terra e per il proprio lavoro.
La mattina del 22 aprile siamo state ospiti nella cucina del bellissimo palazzo di Roccabruna, sede della Camera di Commercio di Trento per il Master del Canederlo, dove il bravissimo chef Paolo Betti ci ha insegnato a fare i famosi canederli trentini, tortel de patate e una crostata di pere profumata alla grappa! Lo chef è stato molto disponibile e simpatico ed ho trovato la sua cucina veramente molto affine ai miei gusti. Insomma alla fine mi sono pure laureata ad honorem in canederli! Pensate un po’ !:-D (nelle foto: lo chef Paolo Betti, il simpaticissimo Sig. Gianfranco Chiomento Segretario dell’ Istituto di Tutela Grappa del Trentino, il Sig. Giuseppe Bertagnolli e il presidente della Camera di Commercio Sig. Giovanni Bort)
E poi ecco la mia ricetta. Una ricetta che non poteva non contemplare la grappa, quella che mi sono portata a casa proteggendola gelosamente nei miei spostamenti in treno 😛 !!! …inizialmente avevo pensato ad un dolce al cucchiaio con grappa e cioccolato, poi ho optato per un secondo che si è rivelato un vero successo per i miei critici più temibili, la mia famiglia!!! Scampi e capesante alla grappa con insalata di asparagi bianchi e fave su crema di curcuma, provatela e ditemi se non vi ha stupito! Gli ingredienti matengono delicatamente il loro sapore e il connubio risulta perfetto 😉
Scampi e capesante alla grappa con insalata di asparagi bianchi e fave su crema di curcuma
(per 4 pp.)
4 scampi freschissimi (i miei freschi del Mediterraneo)
4 capesante fresche e polpose
grappa q.b. (io Bertagnolli)
asparagi bianchi del Trentino
una manciata di fave fresche
erba cipollina
curcuma 1 cucchiaino
maizena 1 cucchiaio scarso
latte 200 ml
aglio 1 spicchio
pepe macinato fresco
erba cipollina fresca
paprika dolce una spolverata
olio extravergine di oliva
sale q.b.
Gli scampi verranno cucinati interi dopo averli lavati e spazzolati per eliminare alghe e detriti.
Sono dei crostacei dal sapore molto delicato e per essere davvero di qualità devono essere scelti freschissimi in quanto tendono facilmente a deteriorarsi.
Inciderne il dorso per eliminare il filamento scuro, ovvero il budellino nero intestinale, perché è molto amaro oltre che antiestetico. Per farlo basta afferrarlo con una pinzetta.
Lavare bene le capesante, toglierle dalla conchiglia avendo cura di non danneggiarle, devono rimanere integre insieme al corallo (la parte arancione) perché cucineremo tutto insieme.
Pulire gli asparagi, pelarli con l’ ausilio di un pelapatate per eliminarne i fastidiosi filamenti, quindi farli a fettine sottili, “sgranare” un po’ di fave fresche e unirle alle listarelle di asparagi conditi con un filo di olio buono e pochissimo pepe macinato fresco.
Preparare quindi subito la salsa di curcuma, in un pentolino piccolo di alluminio versiamo il latte con un cucchiaio scarso di maizena ed un cucchiaino da caffè di curcuma, lo spicchio di aglio vestito e mettiamo sul fuoco per far rapprendere in modo che non risulti una salsa troppo densa.
Tenere da parte.
Far scaldare poco olio in una padella assieme all’ erba cipollina tritata e qualche chicco di sale grosso, mettere gli scampi, bagnare con la grappa e alzare la fiamma per fare evaporare.
Cuocere gli scampi velocemente e per pochissimi minuti altrimenti diventeranno duri!
In un altra padella scaldare pochissimo olio con una spolverata di paprika dolce e cuocere le capesante, anche queste sfumandole con della grappa e alzando leggermente la fiamma, andranno cotte 2-3 min per lato affinché non induriscano e mantengano la giusta consistenza, salarle leggermente a fine cottura
A questo punto impiattare mettendo una generosa cucchiaiata di salsa di curcuma, sopra la capasanta, di lato adagiare lo scampo con una manciata di erba cipollina e dai lati gli asparagi e fave in insalata, condire con un filo di olio extravergine di oliva buono e se si gradisce spolverare con del pepe fresco macinato.
28 Comments
Silvia
5 Maggio 2016 at 13:23waw direi un tour stupendo!! Un abbraccio SILVIA
ilpeperoncinoverde
5 Maggio 2016 at 15:24veramente! 🙂
Lilli nel paese delle stoviglie
5 Maggio 2016 at 13:24caspita vale che piatto da chef stellato, molto interessante! peccato per il tour mi avevi tentato, amo il trentino, amo i canederli, dev’essere stato bello, che foto pazzesche, bravissima! un abbraccio
ilpeperoncinoverde
5 Maggio 2016 at 15:23ma grazie mille cara!!! Effettivamente è stata un’ esperienza che mi rimarrà nel cuore!
Marghe
5 Maggio 2016 at 14:24Bellissima esperienza tesoro e piacevolissimo il tuo resoconto, allietato da tanti stupendo sorrisi in foto!
Adoro i canederli, aspetto le tue dritte per prepararli al meglio 🙂 intanto ti abbraccio forte forte
ilpeperoncinoverde
5 Maggio 2016 at 15:25come si suol dire “stay tuned” tesoro!… Arrivano anche i canderli 🙂
Marta Piras
5 Maggio 2016 at 14:38Che bellezza! Quelle foto e quelle parole, e io ancora ti ringrazio per avermi coinvolto in questo progetto così interessante. Ci si è aperto un mondo ed è stato così bello chiacchierare e raccontarci.
Complimenti per la ricetta…è veramente da chef stellato :O e che impiattamento, bravissima!!
:*
ilpeperoncinoverde
5 Maggio 2016 at 15:26tesoro il piacere è stato mio! E tutte siete state compagne piacevolissime, due bellissimi giorni! E adesso vengo da te, sono così curiosa :-)! Un bacio
saltandoinpadella
5 Maggio 2016 at 14:39Che fortunate, deve essere stato un fine settimana fantastico. Le foto sono stupende, che belli i meli in fiore, doveva essere uno spettacolo meraviglioso. Beate voi 🙂
ilpeperoncinoverde
5 Maggio 2016 at 15:22davvero, non nego che sia stato tutto perfetto 🙂 bacioni
Claudia
5 Maggio 2016 at 16:18Immagino ti sarai divertita tantissimo!!!!!!! E che piatto hai cucinato! degno dei migliori chef.. Deve essere tutto molto buono.. E che invidia gli asparagi bianchi.. io non li ho mai visti! :-*** baciotti
ilpeperoncinoverde
5 Maggio 2016 at 20:31grazie mille!!!!!
Federica
5 Maggio 2016 at 20:39Dovrebbe essere stato un tour stupendo. E la ricetta abbinata mi piace molto..non avrei mai pensato a un piatto così! Brava!! ?
ilpeperoncinoverde
6 Maggio 2016 at 8:56grazie cara! Un abbraccio
Vaty
6 Maggio 2016 at 6:41Che bella esperienza tesoro e che bella sei tu così raggiante e sorridente! Conosco quelle zone e amo proprio la Val di non e tra grappe e specialità culinarie credo sia davvero una zona bellissima del nostro paese. È questa ricetta? No vabbhe sono così ?
ilpeperoncinoverde
6 Maggio 2016 at 8:58hai ragione a vedermi raggiante, lo ero davvero! …sono stati giorni bellissimi 🙂 A presto tesoro! :-*
La cucina di Molly
7 Maggio 2016 at 19:23Molto belle le foto e che bella esperienza, immagino che ti sarai divertita molto, complimenti per il delizioso piatto che hai preparato! Buon week-end, baci!
ilpeperoncinoverde
8 Maggio 2016 at 21:32thanks 🙂
Audrey
8 Maggio 2016 at 19:45ma che meraviglia questo tour e poi vosi sembrate davvero felici e sorridenti 😉
La ricetta che ci proponi poi è roba da leccarsi e rileccarsi i baffi.
un abbraccione e buona domenica.
tanti auguri per la festa della mamma
ilpeperoncinoverde
8 Maggio 2016 at 21:33grazie davvero!
ipasticciditerry
9 Maggio 2016 at 14:13Che fortunate Vale! Bellissima esperienza e grazie per la condivisione, hai fatto delle foto fantastiche. Anche io adoro la cucina trentina e i canederli non da meno. Ottima scelta utilizzare la grappa per un secondo di pesce, hai fatto un piatto da vero chef!!
ilpeperoncinoverde
11 Maggio 2016 at 9:19è un piatto che effettivamente mi ha soddisfatto! 😀
Valentina
10 Maggio 2016 at 20:46Vale, che bellissima esperienza! E che belle che siete! Stupendi anche gli scatti, grazie per la condivisione tesoro e super complimenti per la magnifica ricetta <3 Ti abbraccio forte forte! :**
ilpeperoncinoverde
11 Maggio 2016 at 9:20grazie, ho cercato di condividere gli scatti che a mio parere rendevano meglio l’ idea di quei giorni! 😀
lory b
11 Maggio 2016 at 14:52Immagino sia stata un’esperienza unica e indimenticabile, i tuoi scatti parlano e raccontano momenti felici, spensierati e ricchi di tante cose buone!!
Il piatto è da urlo, sei bravissima cara Vale!!!!
Un abbraccio stretto!!!
ilpeperoncinoverde
12 Maggio 2016 at 8:02ti ringrazio di cuore!
Francesca Piccirillo
11 Maggio 2016 at 17:08Ciao Valentina,avevo visto alcune immagini su twitter e mi ero ripromessa di venire a leggere l’articolo. Sebbene giungo solo ora,dopo tutti i miei imprevisti,mi sono letta tranquillamente ogni parola e soffermata molto sulle tue foto,sorridenti e solari e paesaggistiche. Bella la terra ma belle soprattutto voi. Io la grappa ho avuto modo di conoscerla quando abitavo a Bergamo,là dal mattino cominciavano a sorseggiarla ? Davvero un ottimo articolo e una bellissima esperienza complimenti Vale ❤ ❤
ilpeperoncinoverde
12 Maggio 2016 at 8:03caspita! Già al mattino è sicuramente una prova per persone con gli attributi!!! Grazie cara!